Il progetto preliminare della nuova scuola di Pressano era stato approvato dal Consiglio Comunale ancora nel dicembre del 2011, ma poi era rimasto bloccato in attesa dei finanziamenti provinciali promessi.
In questi giorni l'intero progetto preliminare, curato dall'architetto Alessandro Carlini, è esposto al pubblico in Municipio: tutti lo potranno consultare e gli stessi cittadini saranno coinvolti in una sorta di osservatorio, indicando eventuali proposte migliorative, consigli e modifiche da apportare. I tempi sono già fissati. Affinché la Provincia confermi il contributo degli oltre 4 milioni di euro per la nuova scuola, infatti, il progetto definitivo dovrà essere approvato entro il 16 agosto del 2015.
Una volta abbattuto l'edificio esistente, la nuova scuola che nascerà al suo posto sarà di classe energetica "A", in cemento armato e con il tetto spiovente in legno. Verrà realizzata su due piani, più uno interrato, con sei aule didattiche e anche il locale della mensa scolastica; nella parte interrata sarà realizzato il parcheggio con una ventina di posti macchina.
Il Comune vuole anche realizzare internamente al progetto anche l'Auditorium, accessibile anche dall'esterno per usi pubblici, con naturalmente una nuova palestra senza le tribune per il pubblico ma comunque di dimensioni regolamentari sia per il basket sia per la pallavolo. Naturalmente nel contesto logistico sono previsti anche gli spogliatoi, servizi e depositi per i materiali e spazi dedicati alle associazioni sportive esterne all'attività scolastica.
È stato anche assicurato dall'Istituzione scolastica che saranno riservate particolari attenzioni anche sugli arredi interni. Si vuole insomma permettere una didattica nuova e attiva, anche sulle finalità di laboratorio, confronto e soprattutto scambio con tutta la futura popolazione scolastica della frazione e dell'intero territorio.
La storia. La scuola elementare di Pressano era stata realizzata dall'amministrazione comunale lavisana negli tra il 1938 e il 1939 e inaugurata poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale.
Impresa costruttrice dell'edificio era stata la ditta edile Giuseppe Fozzer di Trento, insieme però a tanta mano d'opera gratuita da parte della comunità pressanota. Si susseguirono poi a partire dagli anni '50 i primi lavori di restauro, mentre per una ristrutturazione si dovettero attendere i primi anni '80. Nell'aprile del 2009 la scuola era poi stata intitolata alla figura di don Lorenzo Milani il famoso prete di Barbiana. Mutate le esigenze, sia ricettive sia tecniche, e subentrate nuove norme di sicurezza, nel 2012 arrivava la decisione di chiudere l'intero edificio, spostando la popolazione scolastica nella scuola Clementi di Lavis.
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