Ad Ala sulle botteghe abbandonate alcuni dipinti che faranno rivivere le attività artigianali. Al via le selezioni degli artisti in erba
I portoni delle botteghe abbandonate dipinti con i ritratti di chi in passato le rendeva operose: è questa l'idea che il consorzio “Ala Insieme” ha deciso di mettere in campo per contrastare la morìa delle attività economiche in centro storico. L'arte sulle facciate dei palazzi sarà il viatico per attirare i visitatori e ravvivare il cuore della città e la sua economia.
“Old town urban lifting” è la denominazione del progetto che i commercianti hanno avviato con il supporto di Impact Hub Rovereto. I giovani dell’incubatore di idee in via Scuole si occuperanno di selezionare gli artisti in erba che, a dicembre, trasformeranno i serramenti di via Nuova, via Battisti e piazza Giovanni XXIII. Tredici saranno i portoni oggetto di restyling, nelle mani di otto disegnatori. L’ispirazione arriverà dai mestieri in passato praticati dietro quelle stesse serrande abbassate: il vellutaio, il macellaio, il farmacista, l’albergatore, il maniscalco, il fotografo e il panettiere. Negozi che, fino a qualche decina di anni fa, movimentavano il centro, ma che non sono riusciti a combattere la crisi, la concorrenza dei centri commerciali e i cambiamenti nelle abitudini di consumo della gente.
“Ci sono tanti luoghi chiusi, tanti locali fatiscenti che imbruttiscono le vie. Abbiamo pensato a queste opere d’arte per trasformare la città in una mostra permanente all’aperto, che ogni anno verrà ingrandita con nuovi portoni dipinti”, spiega Ketty Tomio, consulente per il Consorzio. In futuro, l’obiettivo è quello di coinvolgere i privati, chiedendo di poter colorare anche le finestre murate al piano terra o le porte delle cantine.
Le selezioni del concorso per diventare uno degli artisti dell'“Urban lifting” sono aperte fino al 19 novembre. I vincitori, ai quali verrà corrisposto un compenso di 500 euro a testa, sono attesi ad Ala dal 12 al 14 dicembre per realizzare le loro opere, che poi saranno montate nelle vie e inaugurate il 20, in contemporanea con l'accensione delle luminarie e l'inizio degli eventi natalizi.
In base al regolamento comunale vigente, i disegni potranno rimanere al loro posto per quattro anni: dopo di che dovranno essere rimossi, ma al loro posto ci saranno quelli delle future edizioni, in un ricambio costante che renderà sempre nuovo l'allestimento. La tecnica utilizzata dagli artisti indurrà nell’osservatore l’illusione di guardare oggetti reali e tridimensionali, cosicché, camminando lungo le stradine in porfido, avrà l’impressione che il centro sia nuovamente vissuto e in piena attività.
Un po’ come succede a Bushmills, cittadina irlandese da cui i promotori hanno preso l’ispirazione. Investito dalla crisi economica, il paese, conosciuta in tutto il mondo per la produzione di un famoso whisky, si è “rilanciato” attraverso i portoni “animati”, che hanno reso il centro nuovamente vissuto e attirato nuove attività. “Vogliamo ravvivare quello che non c’è più, per far lavorare chi c’è. Sappiamo che non si possono imporre nuove aperture di negozi, e allora abbiamo pensato di creare un traino per il commercio”, conclude Tomio. Per informazioni sul concorso www.rovereto.impacthub.net
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