Falegnami… alla trentina

Promotrici del progetto per la formazione professionale dei giovani l'associazione culturale Italia-Georgia e la Caritas

E' stato inaugurato nei giorni scorsi a Tbilisi, capitale della Repubblica caucasica di Georgia, un Laboratorio di Falegnameria, annesso al College Mernisi per la formazione di falegnami. Nella fase di avvio è stata selezionata una decina di giovani apprendisti attraverso una commissione paragovernativa. Al termine di un triennio di lezioni teoriche e di attività di laboratorio sarà rilasciato un diploma riconosciuto dal governo georgiano.

La cerimonia inaugurale ha riscosso il plauso dei molti soggetti coinvolti nella sua realizzazione, ovvero della Vice ministro per l'Educazione e la Scienza, Ketevan Natriashvili, dell'ambasciatrice italiana Federica Favi, dell'amministratore apostolico cattolico e presidente della Caritas georgiana mons. Giuseppe Pasotto, della Nunziatura, del corpo docente del College Mernisi incaricato del corso didattico diretto da Nona Gudusharuri. Al taglio del nastro ha presenziato inoltre una delegazione dell'Associazione culturale Italia-Georgia, con due rappresentanti del direttivo Giancarlo Crepaldi e Tullio Odorizzi, latori, tra l'altro, di una lettera d'intenti dell'arcivescovo Bressan che ha contribuito sin dal suo inizio a sostenere il progetto e dell'assessore provinciale Sara Ferrari che lo ha parzialmente finanziato sui fondi della Solidarietà internazionale. Per l'impostazione complessiva dell'impianto didattico ha collaborato il prof. Marco Panizza, dirigente dei corsi professionali Enaip già direttore della Scuola professionale di Ossana. L'uomo “faber” del programma resta il presidente del sodalizio culturale Bruno Fronza, mentre numerosi sono risultati gli avvicendamenti ai vertici delle istituzioni pubbliche e umanitarie.

Nonostante i numerosi inghippi di tipo burocratico l'iniziativa dopo 7 anni è così giunta positivamente al capolinea. Il piano ha avuto numerose fasi, partendo dalla Scuola di formazione professionale per operatori del legno di Tesero che si è accollata l'onere di accogliere per 4 anni due giovani georgiani, avviati alla professione di falegnami, ora impiegati come “maestri artigiani” nel Centro di Tbilisi, attrezzato di macchine di ultima generazione, in parte acquistate con i contributi provinciali e altre con donazioni di vari enti ed organismi internazionali come la Caritas Internationalis per un investimento di circa 500 mila euro.

Avviata dal direttore Caritas pro tempo, padre Witold Szulczynski, l'opera è stata portata a termine dal suo successore don Cristoff Kowai. L'obiettivo assai rilevante conseguito dopo una lunga trattativa che ha potuto contare sulla mediazione dell’ambasciata italiana è quello del riconoscimento pubblico da parte delle autorità governative e del consenso non solo della comunità cattolica, ma anche ortodossa con espressioni di vivo apprezzamento da parte del patriarca Elia II.

La scuola è a due passi dalla Cittadella dei ragazzi, altra importante e complessa struttura che opera a favore delle giovani generazioni bisognose di aiuto e assistenza realizzata con aiuti provinciali e regionali: un intervento assai apprezzato ed ora sorretto finanziariamente nella parte gestionale dalla municipalità.

La delegazione trentina ha incontrato inoltre i responsabili dei due Villaggi Sos di Tbilisi e Batumi, data anche la presenza del direttore del Villaggio di Trento, Giovanni Odorizzi, che si è impegnato ad avviare rapporti di reciproca collaborazione, ospitando qualche piccolo ospite in occasione delle vacanze estive. Attualmente in città è presente per uno scambio di esperienze uno dei legali che si occupano, gratuitamente, dei diritti delle persone svantaggiate e della famiglia in un gruppo di lavoro di volontari di Kutaisi, in stretto rapporto con la Caritas del luogo.

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