Sabato e domenica a Trento il priore fr. Alois con oltre 300 giovani. La Chiesa trentina rilancia la sua vocazione ecumenica
Se ogni anno oltre 250 giovani trentini partono per Taizè, ora è Taizè a venire da noi. Per due giorni, invitato dall'Arcivescovo Bressan, ad animare la preghiera in Duomo a Trento ci sarà il priore frère Alois (si veda il profilo a lato), primo successore del fondatore fr. Roger Schutz, che ha accettato di venire in Italia in uno dei suoi rari incontri con una Chiesa locale. “Si tratta di un'occasione per tanti motivi straordinaria – ha sottolineato in conferenza stampa l'Arcivescovo Luigi Bressan – con cui vogliamo rilanciare la vocazione ecumenica della nostra Chiesa, a 50 anni dal mandato di Paolo VI”. Tra memoria e sfide future, il programma predisposto dall'Ufficio ecumenico e prevede una mostra al Centro “Clesio”, una giornata di preghiera continua per tutti nello stile di Taizè animata dal Gruppo Samuele di Sanzeno presso la Cappella Universitaria di via Prepositura (sabato 8 novembre, dalle 10 alle 18) e otto laboratori per i giovani, ma non solo: “La modalità contemplativa liturgica è apprezzata da tanti adulti, anche da me personalmente – osserva l'Arcivescovo – e nelle nostre chiese si utilizzano volentieri i canti di Taizè. La diffusione di questo stile aiuta a vivere la tensione ecumenica della nostra Chiesa”.
Ad aprire la due giorni, sabato mattina alle 10 in Seminario il confronto di fr. Alois con i preti trentini in Seminario: “E' significativo che Taizè non si sia mai voluto presentare come un movimento – spiega don Andrea Decarli, delegato vescovile per l'ecumenismo – ma come una fonte a cui molti possono recarsi, in vista però di attingere forza per vivere un impegno diretto nelle proprie parrocchie, nella pastorale ordinaria”. Ma cosa insegna Taizè? “Il richiamo forte a vivere un cristianesimo aperto risponde don Andrea – capace di parlare ai giovani di oggi di tutto il mondo, con orizzonti larghi. In una forma semplice basata sulla forza della Parola e la testimonianza della carità che porta a scoprire la gioia del Vangelo”.
Alle 14 sabato 8 novembre in Cattedrale fr. Alois proporrà un'introduzione biblica, mentre alle 16.30 si apriranno ben otto workshop (laboratori) su vari temi (vedi box). Per la serata di sabato 8 novembre alle 20.30 è prevista la preghiera della sera in Duomo.
Il programma di domenica 9 novembre comincia alle 9.30 con introduzione biblica e gruppi mentre alle 11.15 ci sarà la liturgia eucaristica conclusiva in Duomo. Durante la due giorni – denominata “Insieme per fede” – funzionerà un numero telefonico sempre attivo (0461-891320) soprattutto per gli oltre 300 giovani che confluiranno a Trento anche da alcune vicine diocesi di Lombardia e Veneto per poter incontrare da il priore di Taizè: “Nell'accoglienza e nell'organizzazione di questa due giorni sono state coinvolte varie comunità parrocchiali – spiega Alessandro Martinelli, direttore del Centro – e le persone che ogni martedì partecipano nella cappella universitaria alla preghiera ecumenica nello stile di Taizè”.
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