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Al via anche in Trentino la raccolta di firme a sostegno dei patronati contro il taglio di circa il 35% dei fondi previsto dalla Legge di stabilità. Fondi che sono alimentati da contributi minimi di imprese e lavoratori e che permettono di offrire servizi gratuiti previdenziali a 50 milioni di cittadini italiani. La sforbiciata di 150 milioni di euro al fondo avrà pesanti ripercussioni soprattutto sulle persone più deboli, disoccupati, pensionati, inabili. Se la proposta non verrà modificata – hanno denunciato questa mattina i Patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli – non potremo più garantire un servizio di assistenza gratuita su malattie e infortuni sul lavoro, per i permessi di soggiorno, per le pensioni di reversibilità, e per molte altre questioni burocratiche della vita di tutti i giorni .
Tra le iniziative per chiedere al governo di fare dietrofront è stata avviata la raccolta firme presso le sedi dei patronati Loris Montagner del patronato Acli trentine
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