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Vertice oggi pomeriggio al Consorzio dei comuni tra i sindaci trentini e l’assessore agli enti locali Daldoss. Tema al centro dell’incontro il nuovo protocollo di finanza locale e la manovra di bilancio della Provincia. Una manovra che prevede sacrifici maggiori per le amministrazioni locali: mentre rimane ancora l’incognita Imic (la possibile nuova tassa sulla casa), aumenta di 13 milioni di euro il gettito Imu che i comuni trentini devono versare allo Stato in base al patto di garanzia sottoscritto tra Trento e Roma; a questi si aggiungono 6 milioni di euro per il risparmio sulla spesa corrente. Per un totale di 19 milioni di euro di tagli all’anno da qui al 2017.
Intanto l’assessore Daldoss accelera sulla riforma istituzionale: l’obiettivo è arrivare a dimezzare il numero dei comuni entro il 2019, quindi arrivare a circa 100 municipalità delle attuali 217: a gennaio del prossimo anno nasceranno ufficialmente i tre comuni di Predaia, Valdaone e San Lorenzo-Dorsino. Il 14 dicembre sono invece previsti i referendum in val di Sole, in alta val di Non e in valle del Chiese.
Mentre in molte comunità si è avviato il confronto su fusioni e gestioni associate, a Ledro l’unione di sei comuni in un’unica amministrazione è una realtà già dal 2010. Al sindaco Achille Brigà abbiamo chiesto quali risultati sono stati ottenuti in questi quattro anni. (ascolta qui sotto)
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