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Drastico calo degli operai addetti alla manutenzione del territorio, che sono passati negli ultimi 20 anni da 400 a poco più di 150 unità. Stesso calo ha interessato i lavoratori dell’Agenzia foreste demaniali. A lanciare l’allarme i sindacati di categoria di Cgil e Cisl che chiedono la convocazione di “un tavolo urgente di confronto con gli assessori competenti per rilanciare la progettualità in questo settore” fondamentale dicono per l’attività preventiva e la salvaguardia ambientale e un volano per sviluppare nuovi posti di lavoro
Gli operai forestali in Trentino presidiano una superficie di circa 346 mila ettari, in prevalenza ricoperti da boschi e che riuscivano fino a poco tempo fa, grazie alla loro grande professionalità ed impegno, a garantire una gestione di qualità del bosco e pulizia dei corsi d’acqua.
Un territorio fragile come tutto il territorio italiano dal punto di vista idrogeologico: basti pensare – precisano gli addetti.- che secondo gli ultimi dati ben 222 comuni della nostra Provincia sono considerati a rischio e che la ricerca colloca la stessa tra le 10 province più esposte ) sta abbassando pericolosamente la guardia.
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