“Centro Sebastiano”, posata la prima pietra

Sabato scorso a Coredo è stata collocata la prima pietra del “Centro Sebastiano” della Fondazione Trentina per l'Autismo onlus, centro di terapia e ricerca per l’autismo, nell’area che per anni ha ospitato le colonie estive provenienti da tutta Italia.

Primo in Trentino, sarà costruito su una superficie di circa 4 mila metri quadrati, raggiungerà una volumetria di 7 mila metri cubi, che saranno suddivisi in spazi residenziali, ambulatoriali e riabilitativi, laboratori ludici e occupazionali, con un’area destinata alla formazione di operatori specializzati. Il centro prende il nome da un ragazzo autistico di Caldes, Sebastiano Ghirardini, tragicamente scomparso nel 2001.

“Abbiamo scelto questo luogo per il nostro centro, perché è immerso nella natura e permette di fare attività e terapie all’aperto”, commenta la dottoressa Elena Gabardi, referente della Fondazione Trentina per l’Autismo la cui attività può essere sostenuta da tutti, anche attraverso il 5 per mille. “Vicino sorgerà anche una fattoria didattica, che consentirà di praticare la Pet therapy. Il silenzio e la bellezza di questo luogo incantevole possono già arrecare sollievo ai pazienti”.

Durante la cerimonia, alla quale erano presenti molti politici, alcuni giocatori della Dolomiti Energia (la Fondazione Trentina per l’Autismo è infatti una delle dodici associazioni che fanno parte di Aquila Basket For No Profit) e la madrina della Fondazione, Katia Ricciarelli, i vari interventi sono stati coordinati dal presidente cav. Giovanni Coletti, molto commosso per il risultato raggiunto. Anche il sindaco di Coredo Paolo Forno ha dimostrato molto entusiasmo per questa nuova struttura. “Sono orgoglioso che la parte più bella del comune di Coredo serva per far partire questa importante iniziativa”, ha detto. “Le trattative le ha iniziate il mio predecessore Maurizio Scoz. Il Comune ha portato avanti tutta la parte burocratica, trasformando quest’area da residenziale a socio- sanitaria e il passaggio di proprietà dalla Provincia alla Fondazione”.

L'assessore Donata Borgonovo Re ha ricordato come, in tempi non rosei come quelli che stiamo vivendo, “non si può più contare troppo sui finanziamenti pubblici. Sarà necessario creare una rete di solidarietà intorno a questa struttura”. Al termine dei discorsi sono state posate le targhe della Provincia, del Comune di Coredo e della Fondazione; don Franco Torresani ha benedetto il cantiere, auspicando che non ci siano incidenti sul lavoro.

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