Resterà aperta fino al 9 novembre la mostra sull'antiquariato organizzata dall’AMAAT e inaugurata sabato scorso a Palazzo Assessorile
“Cles: Antiquariato a Palazzo” è il titolo della mostra inaugurata sabato scorso a Palazzo Assessorile e organizzata dall’AMAAT – Associazione Mercanti d’Arte Antica del Trentino – aderente all’Associazione dei Commercianti al Dettaglio del Trentino, in collaborazione con il Comune di Cles.
“Abbiamo pensato di riproporre la seconda edizione di questa mostra, visto il grande successo della prima che ha calamitato 6 mila visitatori”, ha spiegato il sindaco Maria Pia Flaim. “All'interno sono esposti una serie di oggetti di alta qualità che connotano un territorio di notevole tradizione di artigianato artistico che diventa antiquariato”.
Quest’anno la partecipazione è stata ampliata anche ad antiquari provenienti dalla vicina provincia di Bolzano, a testimoniare l’apertura culturale verso i territori limitrofi e lo spessore qualitativo raggiunto; inoltre saranno presenti alcuni rappresentanti e iscritti all’albo provinciale dei restauratori di beni culturali di Confartigianato Trento con le loro attività e laboratori di restauro che sono strettamente correlate e complementari al settore dell’antiquariato. “Sono usciti dai loro laboratori, raccontano la loro esperienza e dimostrano la loro manualità”, ha detto ancora il sindaco.
Nonostante il problematico allestimento della mostra all’interno del Palazzo Assessorile per la necessità di adeguamento ai locali preesistenti, il risultato finale è lussuoso. Una novità che arricchisce l’evento è l’esposizione della Tavola Clesiana, reperto bronzeo di eccezionale valore storico, ritrovato proprio a Cles nel 1869, in località Campi Neri, testimone prezioso per la storia trentina e dei popoli alpini, dono dell’imperatore romano Claudio, che concedeva, nel 46 d. C., la cittadinanza romana agli Anauni. Di ritorno per la prima volta a Cles dopo il ritrovamento, si potrà ammirare solo durante il periodo di apertura, essendo la Tavola Clesiana di proprietà del Castello del Buonconsiglio.
Per rendere più interessante l’evento trovano posto nella Sala della Colonna due mostre collaterali: “Antiche posate e argenti da tavola in Trentino-Alto Adige dal XIV al XX secolo”, a cura del prof. Umberto Raffaelli, e “Sigismondo Pellegrini: le chiusure di un tempo per aprirsi verso il mondo”, un’interessantissima esposizione delle opere del celebre fotografo clesiano sulle serrature nel corso dei secoli. “Egli immortalava tutto quello che era antiquariato, con grande passione per il territorio, anche per le cose povere”, ha commentato la figlia Ingrid Pellegrini. “Queste foto sono utili anche per gli artigiani”.
Nel periodo dell’apertura, verranno organizzate tre serate inerenti agli temi proposti dalle mostre. La prima, il 23 ottobre alle 20.30, dal titolo “Francesco Guardi, un protagonista del ‘700. Dopo la mostra veneziana”, relatore il prof Giandomenico Romanelli; nella seconda, il 30 ottobre, Umberto Raffaelli presenterà in anteprima il suo libro sul temad ella mostra da lui curata. La terza e ultima serata, il 6 novembre, sarà dedicata alla Tavola Clesiana: “Roma e i popoli alpini”; i relatori saranno la prof. Elvira Migliario e il prof Franco Marzatico.
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