Nei prossimi giorni, da sabato 25 a lunedì 27 ottobre, saranno a Trento, al Santuario Madonna delle Laste, le reliquie della “più grande Santa dei tempi moderni” (S. Pio X), Teresa di Lisieux. Per due settimane Papa Francesco ha voluto che si fermassero a Roma, durante il Sinodo sulla famiglia, quasi a mettere nelle mani di lei e dei suoi genitori, Luigi Martin e Zelia Guérin, dichiarati beati nel 2008, la delicata causa della famiglia. Ora, custodite in una preziosa urna, stanno per arrivare nella nostra città.
Teresa Martin, nata il 2 gennaio 1873 e morta il 30 settembre 1897, non fu sepolta all’interno del monastero, ma eccezionalmente nel cimitero comune. Un anno dopo la sua morte fu pubblicata la sua Storia d’un’anima per la quale fu subito conosciuta e che indirizzò moltissima gente alla sua tomba, dove si verificarono presto dei miracoli. A tempo di record fu fatta beata nel 1923 e canonizzata nel 1925, tra l’entusiasmo di moltissimi fedeli, paragonabile a quello visto in tempi recenti per Padre Pio e per Papa Giovanni Paolo II. Ella aveva scelto di farsi monaca di clausura a soli 15 anni, ma insieme aveva proclamato di voler percorrere spiritualmente il mondo intero come missionaria. Il Papa Pio XI nel 1927 la dichiarò Patrona delle Missioni assieme a S. Francesco Saverio, il gesuita spagnolo arrivato in India, Cina e Giappone. Lei con le sue reliquie ha cominciato nel 1994 a visitare prima la sua Francia e poi innumerevoli altri paesi dei cinque continenti: finora è arrivata in oltre 60 nazioni. “Parola di Dio per il mondo d’oggi” (Pio XI), piena di sapienza cristiana (Benedetto XVI), ripete a ogni credente che Dio è giusto in quanto è immensamente misericordioso e che il vero amore a Dio e al prossimo “racchiude tutte le vocazioni” e “supplisce a una lunga vita”.
P. Rodolfo Girardello ocd
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