Papa Francesco cerca “casa” a Trento

Attraverso la Trentino Film Commission sta cercando gli ambienti adatti

I lunghi corridoi del seminario come il Colegio Maximo di San Miguel, che l’allora provinciale dei gesuiti argentini, Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, fece diventare una centrale di soccorso per i perseguitati dal regime? O come il convento di padre Jalics, il religioso di origine ungherese sequestrato e torturato dalla dittatura. Possibile? Sì, possibile. Tra le location del film “Call me Francesco, The Pope” sulla vita di Papa Francesco, diretto da Daniele Luchetti e interpretato da Rodrigo De La Serna (interprete tra l’altro dei film “I diari della motocicletta” e “Segreti di famiglia”), che la casa di produzione Taodue ha annunciato da tempo, potrebbe esserci anche il seminario di Trento. La richiesta non è stata ancora ufficializzata, siamo solo a livello di pourparler. Quello che è certo è che la Trentino Film Commission – la struttura della Provincia autonoma di Trento che per legge offre assistenza alle produzione televisive e cinematografiche – ha sondato la disponibilità della proprietà dell’imponente edificio tra corso III novembre e via Endrici per effettuare alcuni scatti di prova, da mandare alla produzione, in cerca di un convento o un monastero inserito in un contesto urbano. Quella del seminario sembra essere la più papabile, anche se altre possibilità sono state esplorate, dalla sede del liceo “Galilei” all’ex seminario minore.

Della fiction di Taodue, società specializzata di proprietà del gruppo Mediaset, si sa che la sceneggiatura, affidata a mani più che esperte, è ormai a buon punto. Si è rivelata invece una boutade della produzione la presenza nel ruolo di Bergoglio dell’attore Antonio Banderas.

A un altro progetto su Papa Bergoglio lavora la “Ciao ragazzi”, la casa di produzione di Claudia Mori, che ha acquistato i diritti del libro del giornalista di Avvenire Nello Scavo, “La lista di Bergoglio”. La regia è affidata a Liliana Cavani, che in Trentino nel 2009 ha girato il film su Alcide Degasperi “L’uomo della speranza”, andato poi in onda nell’aprile 2013.

Nessuna delle due produzioni ha iniziato ancora a girare.

Un film su un Papa in Trentino? Non è così strano. Il precedente è quello della fiction su Giovanni Paolo II dal titolo "Non avere paura. Un'amicizia con Papa Wojtyla", girato nel luglio 2013 sul ghiacciaio della Presena, in val Rendena e a Madonna di Campiglio per la la regia di Andrea Porporati. Prodotto dalla De Angelis Media con la collaborazione della Trentino Film Commission, andò in onda su Raiuno il giorno della canonizzazione di Giovanni Paolo II il 27 aprile 2014 lasciando peraltro l’amaro in bocca per non poche forzature rispetto alla verità storica del rapporto con le montagne trentine.

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