Oltre 300 persone hanno affollato, lo scorso 10 ottobre, la sala della Parrocchia del Rione Degasperi di Riva del Garda per la prima delle quattro serate “Dislessia: moda o realtà?” organizzate dall’Associazione Stradafacendo di Arco e dalla cooperativa Eliodoro di Riva con il patrocinio dei Comuni di Arco e Riva del Garda e della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. 190 insegnanti e oltre 100 genitori si sono incontrati per ascoltare le parole della dottoressa Paola Venuti, docente presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, per condividere bisogni, domande e esperienze in merito ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Scopo di Eliodoro e Strada Facendo, supportati dal gruppo dei “Genitori 4D” (formatosi per un mutuo aiuto nell’affrontare le problematiche dei propri figli) è infatti quello di informare e sensibilizzare docenti e genitori sui problemi connessi ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), disturbi di cui molto si parla, ma la cui conoscenza è spesso superficiale ed infarcita di luoghi comuni. Ed il bisogno di informazione e formazione in merito è stato testimoniato proprio dalla partecipazione di docenti e genitori alla serata, andata oltre le più rosee previsioni, tanto da rendere necessari nei giorni precedenti ben due spostamenti alla ricerca di sedi più ampie.
La dottoressa Venuti oltre ad illustrare le caratteristiche di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, ha sottolineato con forza anche le potenzialità che i ragazzi e le ragazze che ne sono affetti presentano, potenzialità che famiglia e scuola devono valorizzare per farne una molla che motivi al lavoro necessario a gestire e superare le difficoltà. Molto apprezzati sono state anche le indicazioni fornite a famiglie e docenti sia sugli aspetti da monitorare in fase di osservazione dei ragazzi, che sulle misure da adottare nella personalizzazione dei percorsi a scuola e nella gestione dei rapporti quotidiani a livello familiare.
Ha colpito anche il richiamo forte alla scuola a considerare la centralità della persona rispetto alle procedure ed alle normative e ad avere il coraggio di cambiare approcci didattici e metodologie.
Il dibattito ha testimoniato quanto la realtà dei DSA sia vissuta con dolore dalle famiglie, spesso disarmate, sole e senza punti di riferimento e quanto essa interroghi il mondo della scuola.
Il ciclo di incontri proseguirà venerdì 24 ottobre alle 20.30 con una serata in cui avranno voce ragazzi e genitori che hanno vissuto e vivono sulla loro pelle i disagi causati dai DSA e che testimonieranno i propri percorsi, ma anche docenti che porteranno le loro esperienze di buone prassi nella gestione quotidiana della didattica nelle classi.
Gli ultimi due appuntamenti sono in programma il 7 novembre alle 20.30 con il prof. Dario Ianes che partendo dall'esperienza ormai pluridecennale di inclusione di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) nella scuola italiana ragionerà sulle modalità con cui l'inclusione si incarna oggi nella quotidianità della didattica, e il 21 novembre con la presentazione delle esperienze di alcune realtà del territorio.
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