Quattro piccole aziende al posto di un’unica fabbrica, un immobile che vede riavviarsi le macchine dopo un anno di chiusura, quattro imprese che escono dal BIC di Rovereto, raddoppiano le superfici produttive, investono 700 mila euro in nuovi macchinari ed assumono 5 persone in aggiunta alle 42 già in organico.
Questi, in sintesi, i numeri del Condominio produttivo Caproni, realizzato da Trentino Sviluppo nel cuore della zona industriale di Rovereto dopo sei mesi di lavori ed una spesa di 2,1 milioni. Tornano quindi vita e lavoro nei due capannoni che fino alla primavera 2013 ospitava Sicor, anch’essa nel frattempo cresciuta in nuova sede hi-tech realizzata sull’altro lato di viale Caproni.
Mercoledì 8 ottobre l’inaugurazione del sito che ospita Frenotecnica, Idea Cap, Idea Stampi e Prefor. “Quello che è accaduto qui è il modello a cui guardiamo per il futuro”, ha spiegato l'assessore provinciale Alessandro Olivi. “Quattro aziende nate e cresciute dentro i nostri BIC, gli incubatori d’impresa. Che ad un certo punto diventano grandi ed hanno bisogno di più spazio. Escono dal BIC ed entrano in una fabbrica vuota da un anno non per effetto di una crisi ma perché l’industria che la occupava a sua volta ha scommesso su una nuova sede. E dentro l’incubatore, negli spazi liberati dalle quattro aziende, partiranno presto i lavori di progettazione e realizzazione del secondo importante blocco del Polo Meccatronica, il polo formativo”.
Un plauso a chi investe anche in tempi di crisi, è venuto anche dal presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi. “Il cambiamento è difficile e rischioso ma non cambiare è mortale”, ha spiegato. Visitando oggi le aziende ho visto tanta voglia di crescere, di scommettere su nuove tecnologie, di assumere altri collaboratori. Portare qui dentro anche un solo posto di lavoro in più significa costruire un pezzo del nostro futuro”.
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