Più… forti in vista del Centenario

La gestione del sistema fortificato della Grande Guerra affidata al consozio Clio. Il mantra – non solo per il settore culturale – è ormai quello della necessità di “lavorare insieme”

Sarà la Fondazione Museo storico del Trentino a gestire il sistema fortificato retaggio della Prima guerra mondiale per il quale la Provincia ha speso diversi milioni di euro in restauri in vista del Centenario appena iniziato. Concretamente, il compito spetterà alla società consortile “Clio – Servizi per la cultura e il territorio” (partecipata dalla stessa fondazione e dal Consorzio cooperativo lavoro ambiente). Lo schema, approvato dal cda del museo, è sostanzialmente triangolare e fa parte del piano pluriennale e dell’accordo di programma con la Provincia. Alla Fondazione la regia delle proposte sul territorio, alla Clio l’apertura e la chiusura delle strutture, con tutto ciò che ne consegue nell’arco della giornata, dall’accoglienza alla supervisione, ma in futuro magari pure altro e al Museo della guerra di Rovereto il “raccordo” scientifico in virtù anche del ruolo che riveste da anni quale coordinatore della Rete Trentino Grande Guerra composta da 19 musei, grandi e piccoli, sparsi sul territorio.

In attesa delle prossime tappe politico-amministrative che daranno il via al progetto, teso, e non poteva essere diversamente in tempi di contrazione delle risorse e di ridefinizione delle politiche culturali, a far quadrare i conti, l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini ha precisato che “non solo sono in corso gli incontri con le amministrazioni locali interessate, ma i volontari che finora hanno contribuito, e molto, a far conoscere alcuni dei nostri forti non saranno certo abbandonati, ma coinvolti”.

Si stima, secondo quanto riferito dall’assessore e dal direttore della Fondazione Giuseppe Ferrandi, che l’operazione possa portare benefici dal punto di vista occupazionale, specialmente giovanile, intorno alle 20-30 unità.

Il mantra, e non solo per il settore culturale, è ormai quello della necessità di “lavorare insieme” ed è per questo che direttore e assessore hanno sottolineato che “nel prossimo futuro, anche in vista dell’apertura della mostra permanente della Fondazione a Ca’ dei Mercanti, sarà fondamentale abbattere i confini coinvolgendo, nella definizione in forme nuove di un polo museale dotato di più strutture, Castello del Buonconsiglio, Museo della guerra e Museo Alto Garda per realizzare progetti comuni”.

Altri obiettivi della Fondazione sono la ricollocazione del patrimonio storico-documentario perché sia a disposizione degli studiosi e il forte investimento su scuola e formazione nonché per l’Officina dell’Autonomia, incubatore socio-culturale di discussione sul terzo Statuto.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina