I tasselli della cooperazione

Un corso di formazione sull'arte dei mosaici e un progetto di restauro a Gerusalemme, tra pari opportunità, collaborazione tra diverse religioni, giovani e lavoro

Un messaggio di pace, opportunità lavorative per giovani palestinesi, collaborazione tra fedeli di diverse religioni. Dopo il restauro della basilica del Getsemani o chiesa delle Nazioni, attivato nel 2011 dal comune di Rovereto, si allarga in regione la collaborazione con la Terra Santa, grazie ad un'analoga iniziativa promossa dal comune altoatesino di Bronzolo e partita ufficialmente in questi giorni. I due enti locali hanno aderito al Programma internazionale di sostegno alle Municipalità in Palestina (PMSP).

Il primo progetto, conclusosi all'inizio dell'anno con la visita di una delegazione di Rovereto e della Fondazione Campana dei Caduti a Gerusalemme, ha coinvolto sei giovani palestinesi – tre ragazzi e tre ragazze – che hanno seguito un corso di formazione di due anni per apprendere l'arte del restauro dei mosaici. I sei giovani potranno ora perfezionarsi con il nuovo progetto, che prevede il restauro, sempre sul monte degli Olivi appartenente alla Custodia di Terra Santa, dei pavimenti mosaicati di un antico monastero bizantino, risalente al VII secolo. Le sue fondamenta sono emerse negli anni Cinquanta, durante lo scavo per la costruzione della “Dominus Flevit”, la cappella realizzata nel 1954 dall'architetto Antonio Barluzzi, in ricordo del luogo dove Gesù pianse per Gerusalemme, predicendone la distruzione. Altri sei ragazzi avranno così la possibilità di iniziare il corso di formazione, mentre per i precedenti sarà anche un'occasione per insegnare ai nuovi partecipanti quanto appreso finora.

Mercoledì 24 settembre, alla presenza dei rispettivi sindaci e di altre autorità locali, si è tenuto un doppio incontro, prima a Bronzolo e nel pomeriggio a Rovereto, dove sono stati illustrati entrambi i progetti. Soddisfatto l'architetto della Custodia di Terra Santa, Osama Hamdan per la scelta caduta su ambo i sessi. “È stato positivo includere anche tre ragazze in una società che ha ancora molti problemi”, ha detto all'incontro roveretano. Erano presenti anche rappresentanti dell'associazione pro Terra Sancta, del Centro di Mosaico di Gerico e del programma PMSP. “Cinque dei sei ragazzi sono musulmani ed uno cristiano, hanno lavorato insieme e spero che un giorno possano creare una cooperativa o una ditta per servire i loro beni culturali”, ha auspicato a parte, al microfono di Radio Trentino in Blu, Osama Hamdan che è musulmano. Il programma internazionale prevede lo sblocco di una grossa cifra, attivato con un finanziamento minimo erogato da un comune. Rovereto ha partecipato con trentamila euro (metà dalla Fondazione “Caritro”) ottenendone 600mila, mentre Bronzolo ne sbloccherà trecentomila con cinquemila. A Rovereto si sono infine ricordati i compianti padre Pietro Kaswalder e l'avv. Armando Paris, per i quali è stata celebrata una messa in San Marco.

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