È da sabato 11 settembre 1948, giorno in cui è stata consacrata la nuova chiesa arcipretale, che il maestoso affresco raffigurante il ritrovamento della Santa Croce sul Calvario ad opera della regina Elena indica a cittadini e villeggianti la strada per ritrovare il senso della vocazione cristiana.

Un tempo celebrata il 3 maggio alla “glesia vecla”, l'antica pieve, e denominata “Invenzione della Santa Croce”, la festa patronale che si è svolta lo scorso fine settimana a Coredo, sta lentamente ritrovando il suo posto, grazie anche alla crescente partecipazione della componente civile, delle varie associazioni e delle comunità limitrofe.

In preparazione al momento principale di domenica 14 settembre, l' “Esaltazione della Santa Croce”, oltre al contributo di una mostra fotografica sulla storia della “Chiesa Nuova” e ai programmi di Radio 7 Larici, con il coordinamento del consiglio parrocchiale si sono succeduti diversi seguiti momenti di carattere religioso e di illustrazione storico artistica, unitamente alle testimonianze vocazionali di alcune “Figlie della Carità Canossiane” native di Coredo.

Si tratta di madre Ida Sicher, per 40 anni in giro per l'Italia occupandosi dell'impegno di formazione dei catechisti e ora in servizio a Trento, e Madre Daniela Rizzardi attualmente direttrice del Centro Scolastico Canossiano di Villafranca (Verona), che hanno festeggiato, rispettivamente, i 60 e i 25 anni di vita religiosa.

Insieme ai Giubilei religiosi un sentito ricordo è andato anche ai 95 anni di presenza a Coredo delle “Figlie della Carità” canossiane, presso l'istituto sorto nel 1919 grazie a un lascito del coredano Emanuele Sicher. A seguito dei lavori di ristrutturazione e ampliamento lo storico Istituto viene denominato “Casa Betania” al pari della sede di Trento unica casa canossiana ancora in funzione sul territorio provinciale, grazie anche al servizio di ospitalità e formazione, che in collaborazione con la casa bacanze Oratorio San Giovanni Bosco viene offerto a tanti giovani e famiglie.