Il ricordo di nonno Giovanni Bergoglio

A Redipuglia Papa Francesco è arrivato in una mattinata uggiosa, quasi autunnale con le viti cariche di uva che marcisce, e fra distese di ortaggi condannati a deperire, grondanti pioggia per il maltempo scanatosi sin dalla serata precedente.

Per ricordare il centenario dell'”inutile strage” condannata da Benedetto XV ha voluto pregare da solo nel cimitero austro-ungarico di Fogliano, prima tappa della visita ai luoghi della memoria della Grande Guerra con i suoi 15 mila soldati sepolti, solo una parte identificati. All'uscita si è fermato con un gruppetto di bambini e con loro ha recitato un'Ave Maria per la pace. E' seguito il trasferimento con una vettura di piccola cilindrata a Redipuglia dove sono sepolti più di centomila soldati italiani, due terzi ignoti, dove il Papa ha concelebrato la Messa con il clero presente, trattenendosi in preghiera per qualche istante anche qui con il capo chino davanti alla scalinata del sacrario.

All'offertorio Biagio e Concetta La Rosa hanno donato al papa il cappello del figlio bersagliere, caduto in missione in Afganistan. Per i canti liturgici è intervenuto un coro interforze formato da più di 1200 giovani allievi, accompagnati da fanfare delle brigate Julia, Pozzuolo Friuli e Ariete e delle marina militare di Venezia. Alla fine della celebrazione, quando il sole è ricomparso dietro le nuvole spazzate via dal vento, il ministro della difesa Roberta Pinotti ha fatto dono a Francesco di un altare da campo usato nei due conflitti mondiali. Gli alti comandi dei bersaglieri da parte loro hanno consegnato a Francesco la copia originale del foglio matricolare del nonno del Papa, Giovanni Bergoglio, in forza ai bersaglieri di Asti dal 1916 al 1918.

L'ordinario militare mons. Santo Marcianò si è fatto interprete dei sentimenti di gratitudine della “grande famiglia delle Forze armate” per l'udienza concessa in un luogo “simbolo del dolore infinito che ogni guerra porta con sè”. Il Papa, dal canto suo, ha donato, agli ordinari militari e a tutti i vescovi presenti, la lampada Luce di san Francesco, con l'olio benedetto da utilizzare in occasione delle cerimonie commemorative della prima guerra mondiale, provenienti da due centri dediti ad iniziative di pace, il Convento di Assisi e l'associazione “Libera” di don Luigi Ciotti.

Fra le donazioni al Papa il prototipo della medaglia coniata in collaborazione tra Regione e ministero della Difesa, la Croce di Aquileia, della locale scuola mosaicista, un manoscritto originale del illustrato del Vangelo di Marco in furlan.

La visita di Francesco è durata non più di 3 ore in un clima di grande sobrietà, con l'abbraccio col vescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli, le strette di mano delle autorità locali e militari, tra le quali il sindaco di Fogliano, Antonio Calligaris, di Ronchi, di Debora Serracchiani e del presidente della provincia di Gorizia Vittorio Zappalorto.

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