Una situazione sempre più problematica nel carcere di Trento. La denuncia l’avvocato Fabio Valcanover, storico esponente dei radicali trentini. Lo scorso 8 settembre Valcanover ha compiuto un’ispezione nella casa circondariale di Spini di Gardolo insieme al parlamentare altoatesino Francesco Palermo. Valcanover ha evidenziato oggi in conferenza stampa l’assenza, tuttora, di un direttore stabile, dopo le dimissioni di Antonella Forgione nel maggio del 2012. L’ex direttrice aveva già rimarcato la scarsità di personale: le 120 guardie carcerarie effettive sono nettamente insufficienti, considerato il numero di detenuti presenti, attualmente 224 (18 donne), di cui 154 stranieri e 70 italiani. Ed è proprio sulla capienza del carcere che Valcanover individua evidenti anomalie, derivanti anche dall’applicazione di una recente sentenza – la cosiddetta sentenza Torreggiani – che ha stabilito in 3 metri quadri lo spazio vitale minimo per ogni detenuto, alla luce della carta europea per i diritti dell’uomo. Sentiamo l’avvocato ai nostri microfoni:
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