Tentato omicidio di un giovane 20enne di estrema sinistra da parte di due simpatizzanti di estrema destra. E’ l’accusa con cui i carabinieri di Riva del Garda hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare due trentini per l’accoltellamento del giovane in questione, avvenuto lo scorso maggio ad Arco. Motivo scatenante pare siano state proprio le appartenenze politiche.Ai due arrestati i carabinieri del nucleo operativo radiomobile hanno sequestrato magliette e materiale di chiara impronta di estrema destra e materiale informativo, ancora da analizzare.La vittima aveva riferito ai carabinieri che i due ora arrestati si erano avvicinati gridando: “Antifascisti” e la risposta sua e di un amico, adesso testimone dell’accaduto, era stata che ad Arco i fascisti non erano i benvenuti. Da qui l’aggressione. La coltellata risulta sferrata da Nicola Paolini, 47 anni, commerciante di Mori, dopo che Michele Prandi, 26 anni, operaio di Arco, aveva preso a botte la vittima. E quella sera di maggio la vittima indossava una maglietta di ultras di una squadra di calcio di Amburgo, il St. Pauli, noti come di estrema sinistra, mentre Prandi una maglia con la scritta 88, noto simbolo nazista che sta per doppia H, ottava lettera dell’alfabeto e acronimo di Heil Hitler.I quattro, come ha riferito il comandante della Compagnia dei carabinieri di Riva del Garda, capitano Francesco Garzya, non risulta che si conoscessero, anche se i paesi della zona sono piccoli ed è stato accertato che quella sera avessero frequentato tutti il pub Gatto Nero di Arco e che i fatti siano avvenuti in un parcheggio a poche decine di metri di distanza.
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