– Giovani precari disoccupati.

Il reddito di attivazione assicurerà ai disoccupati provenienti da lavori precari e discontinui, quindi soprattutto ai giovani, un’ulteriore indennità di disoccupazione per un periodo raddoppiato rispetto a quello statale e per massimo tre mensilità. Questa misura, che in pratica raddoppia l’indennità riconosciuta dalla legge statale nel resto d’Italia, è permanente e permetterà quindi ai giovani di avere la certezza di un’entrata anche nel caso di disoccupazione.

– Disoccupati over 54 anni.

Il reddito di attivazione garantirà ai disoccupati trentini over 54 anni un maggior periodo di copertura: l’ombrello passerà dagli attuali 14 mesi di Aspi, a 18 mesi. In quanto anticipa in in Trentino l’entrata a regime della riforma statale che nel resto d’Italia garantirà 18 mesi di disoccupazione solo per i licenziati dopo il 1° gennaio 2016, questo intervento è previsto esclusivamente a favore dei lavoratori licenziati entro il 31/12/2015.

– Disoccupati Under 50 anni.

A partire dal 1° gennaio 2015 potranno accedere del Reddito di attivazione, anche i lavoratori licenziati di età inferiore ai 50 anni, una volta terminato il periodo coperto dall’indennità di disoccupazione statale. In questo caso, il Reddito di attivazione permetterà di portare la durata dell’indennità di disoccupazione dagli attuali 8 mesi a 10 mesi.

Per i lavoratori licenziati nel 2015, l’ombrello si allungherà dai previsti 10 mesi ad 11 mesi. Anche in questo caso il Trentino garantisce ai propri lavoratori disoccupati un trattamento migliorativo rispetto a quello che, nel resto d’Italia, avverrà solo per i lavoratori licenziati dopo il 1° gennaio 2016.

I lavoratori under 50 che beneficeranno del reddito di attivazione saranno soprattutto lavoratori “adulti” (sopra i 35/40 anni) che hanno alle spalle un certo periodo di lavoro coperto da assicurazione. Spesso si tratta di persone che hanno pagato i contributi per la disoccupazione per molti anni, ma che, in base alla normativa statale, ricevono l’indennità per soli 8 mesi. In questo periodo, in cui i tempi per trovare un nuovo lavoro tendono ad essere più lunghi, rispetto a prima, è importante aiutare chi, pur attivandosi, non riesce a rioccuparsi in tempi brevi.