Non si scopre il gm Trainotti e fa bene. Sarebbe fin troppo facile dopo una stagione trionfale come quella dello scorso anno in Dna gold, partire con grandi proclami. Ma la parola chiave è quel “arrivare pronti” in pieno stile Aquila, che in questi anni, pronta lo è sempre stata. Senza farsi intimorire dalle nuove sfide, che anche – e soprattutto – in questa stagione non mancheranno. Milano, Sassari, Roma, Venezia, Reggio… E chi più ne ha più ne metta.
La Trento della palla a spicchi già sogna, impaziente, l’esordio nella massima serie. Anche perché aprire Youtube, digitare i nomi dei nuovi americani bianconeri e vederli letteralmente volare a canestro, è una tentazione a cui i tifosi, in queste ultime settimane, non sono riusciti a resistere. Sperando poi naturalmente, di rivedere le stesse prodezze anche sul parquet del PalaTrento.
Cinque i nuovi atleti a stelle e strisce – Owens, Sanders, Mitchell, Armwood e Grant – che, assieme ai confermatissimi Baldi Rossi, Spanghero, Pascolo e naturalmente capitan Forray, saranno i protagonisti della nuova stagione. Ciliegina sulla torta, ultimo colpo del mercato trentino, Diego Flaccadori, classe 1996, uno dei migliori giovani talenti italiani in circolazione, capitano della nazionale under 18 che arrivando sesta all’Europeo di categoria disputato a Konya, in Turchia, si è qualificata ai mondiali under 19 del prossimo anno.
Dopo le prime presentazioni e le foto di rito, la parola è già passata al campo. La squadra – seppure ancora a ranghi ridotti – sarà in ritiro fino a sabato a Coredo, poi si comincerà a sudare anche al Palazzetto sempre agli ordini di coach Buscaglia e del suo staff. Palla, schemi, meccanismi da oliare, un nuovo gruppo da formare. Il 12 ottobre non è poi così lontano. Una nuova grande sfida, un altro appuntamento con la storia. Trento sogna, l’Aquila anche. Pronta, come sempre.
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