La ricorrenza dei 60 anni dalla morte dello statista trentino è stata celebrata il 19 agosto a Borgo Valsugana con la Messa nella parrocchiale alla presenza dei familiari e dei rappresentanti delle pubbliche istituzioni. Nell'omelia mons. Luigi Bressan ha proposto alcuni spunti di riflessione sulla religiosità degasperiana, sulla sua tempra di uomo politico e di cristiano, a partire alla definizione incisiva del Papa santo, Giovanni XXIII: “uno Statista evidentemente ispirato da una visione biblica della vita, del servizio di Dio, della Chiesa e della Patria. Spirito nobile e benedetto, degno di grande, di profonda universale ammirazione, di unanime fattiva imitazione a servizio dell'Italia e della civiltà cristiana”. Agganciandosi ai testi rievocativi della Lectio il vescovo ha parlato di Alcide Degasperi, che da buon cattolico, in occasione della dichiarazione del primo conflitto mondiale si è allineato all'appello alla pace dei papi Pio X e Benedetto XV. Alla strategia dell'orrore Degasperi contrapponeva nei suoi interventi di parlamentare e giornalista – ha affermato Bressan – i principi evangelici ispiratori di pace, fratellanza e di speranza, fondanti l'”umana società” da “costruire tutti insieme a giovamento di tutti”. “Nel loro travisamento – ed è uno degli scritti citati dal vescovo
Il 19 agosto è stato anche inaugurato presso la Biblioteca municipale a Borgo uno spazio dedicato alla donazione delle figli Maria Romana e Paola Degasperi di 1500 volumi di opere dedicate all'attività politica e amministrativa del padre, del movimento cattolico e alla Costituente ed oltre 48 riviste di studi sociologici, storici e antropologici. Per la circostanza a cura del Centro studi Degasperi della borgata è stato organizzato anche un intermezzo culturale con letture a cura dell'associazione “Figli delle stelle” di Ospedaletto, recite di testi scelti da Armando Vadagnini e Renzo Fracalossi e canti della montagna con il coro Valsella che si è esibito anche il giorno precedente.
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