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Medio Oriente. E’ già finita la tregua umanitaria di 72 ore. Il rapimento di un soldato israeliano nella Striscia di Gaza ha riacceso le ostilità in prossimità di Rafh, al confine con l’Egitto, seguite dall’annuncio dell’Egitto di “cancellare” i colloqui con israeliani e palestinesi per un cessate il fuoco duraturo. Preoccupazione dalla Casa Bianca per “la barbara violazione della tregua”. Hamas e Israele si sono scambiati reciproche accuse, addossandosi l’un l’altro le responsabilità per l’ennesima tregua fallita.
Una riflessione per comprendere quanta sta accedendo a Gaza e in molte altre città del Medio Oriente è stata promossa ieri dal Forum trentino per la pace e l’associazione pace per Gerusalemme.
I relatori hanno offerto l’opportunità di approfondimento per andare oltre la cronaca, per cercare possibili strade verso trasformazioni positive e superare i pregiudizi. Un tentativo di smuovere le coscienze e sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’indifferenza.
Micaela Bertoldi, vicepresidente di Pace per Gerusalemme (Ascolta audio qui sotto)
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