Verso la Festa dell'Ausiliatrice con la Banda Zandonai, formazione che colpisce per l'elevata presenza giovanile
Alessio Riccobono, 11 anni, studente all'Arcivescovile, è il più giovane. “Dopo l'esperienza del Gran Gala dell'Epifania, mi sento più sicuro, anche se sono ugualmente emozionato”, dice pensando alla Festa votiva. Spera un domani di iscriversi al Conservatorio. Filippo Stenico, 14 anni, e Federico Mattuzzi, 13, al momento intendono suonare solo per hobby. Filippo, iscritto a scienze applicate al liceo Rosmini, ama molto gli autori classici, mentre Federico, 13 anni, allievo delle ITI Sant'Ilario, è affascinato da “ritmi e percussioni”.
Incontriamo i tre ragazzi nella sede della banda cittadina “Riccardo Zandonai”, in via Europa a Rovereto. Sono tra i giovanissimi, che dopo la loro prima esperienza, lo scorso 6 gennaio del “Gran Gala”, nell'ambito del “Natale dei Popoli”, prossimamente suoneranno per la festa votiva di Maria Ausiliatrice, patrona principale di Rovereto, in piazza San Marco, lunedì 4 agosto, oltre ad accompagnare come da tradizione la processione del 5 agosto.
La banda colpisce per l'elevata presenza giovanile, difficile da trovare ormai in molti settori dell'odierna società. L'andamento è fluttuante ma naturale; due anni fa si contavano 32 elementi, ora ce ne sono venticinque, anche perché qualche anziano fatica a proseguire con costanza. Il numero è però destinato a salire a breve per l'elevata presenza di allievi delle elementari, come spiega il maestro Giacomo Benedetto Mas, che dirige il gruppo dal 3 febbraio 2012. “Non ho mai fatto un censimento, ma penso che 26-27 persone sui 32 considerati siano al di sotto dei trent'anni, di cui una decina donne”. Il più anziano attivo, a tutt'oggi, è Silvano Martinelli, ottant'anni.
Nel 2010 la Musica cittadina “R.Zandonai” ha festeggiato il centottantesimo compleanno. È infatti al 1830 che si fa risalire la fondazione di una banda moderna, nel 1845 viene presentata la prima divisa. Una storia complessa che attraversa anche periodi di guerra. Agli inizi degli anni novanta si arriva ad un consolidamento dell'organico grazie alla scuola allievi.
Sul territorio si svolge molta attività didattica di promozione, in particolare vengono offerti corsi musicali nelle scuole elementari “M. Gandhi” e “Regina Elena” di Rovereto e a Trambileno. Nell'anno scolastico appena conclusosi gli allievi erano trentuno; in giugno si sono registrati già sette nuovi bambini di prima elementare. “Per numero si tratta quasi di due bande giovanili”. Da quest'anno, inoltre, è stato introdotto alle scuole materne il corso propedeutico “Musica giocando”, con colorati strumentini didattici, per “provare a formare un vivaio”.
Le nuove leve sono soprattutto femmine, pare dunque che la banda cittadina sia destinata nei prossimi anni ad essere “dominata” dal gentil sesso. “La banda cittadina favorisce la socializzazione”, conclude il maestro Giacomo Benedetto Mas. “Senza distinzioni di età, sesso o razza”.
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