Dopo la pubblicazione dell'Instrumentum Laboris (IL) del prossimo Sinodo sulla famiglia è tempo di continuare il lavoro di dibattito, di riflessione e di preghiera con maggior impegno. Questa seconda fase di preparazione dell'assemblea sinodale non può infatti tramutarsi in una sterile attesa, ma deve servire a far comprendere la proposta di rinnovamento della Chiesa per annunciare al mondo il Vangelo dell'amore coniugale e della famiglia, ancor più di fronte alle inedite e impegnative sfide che, nelle diverse aree culturali e sociali del pianeta, domandano risposte coerenti. Concordano in questo tanto gli organizzatori dell'atteso appuntamento autunnale, quanto i vari uffici per la famiglia delle varie Conferenze episcopali dei 5 continenti.

Fra le novità del documento base di lavoro il concetto preminente di “misericordia”, continuamente annunciata e testimoniata da Papa Francesco. Il Sinodo – ha ricordato mons. Bruno Forte, coordinatore generale – dovrà dare un'immagine della Chiesa come “Madre impegnata a generare, accompagnare e sostenere tutti i figli di Dio, nessuno escluso, facendosi volto per ciascuno di essi dell'infinita misericordia del cuore divino”. L'accento sulla misericordia, secondo il commentatore Maurizio Calipari, ha suscitato un rilevante impatto anche sulle questioni riguardanti il matrimonio e la famiglia, in quanto conferma e dischiude orizzonti nella vita cristiana, qualsiasi limite si sia sperimentato o qualsiasi peccato si sia commesso. Ciò delinea un approccio evangelizzatore e comprensivo totalmente nuovo proponendo un'inversione di priorità nelle tappe tradizionali dell'evangelizzazione.