L’Italia oggi non potrebbe rinunciare ai suoi 5 milioni di stranieri residenti e stabili nel nostro paese, circa l’8% della popolazione. Sono ben il 77% delle badanti; più della metà degli addetti alle pulizie; tantissimi lavoratori edili; quasi un terzo dei braccianti agricoli. E’ un bel libro quello scritto a quattro mani da Luigi Manconi e Valentina Brinis (Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l’Italia, gli italiani e gli immigrati, Il Saggiatore, pagg. 114, euro 13) perché richiama ad una logica razionale dei flussi migratori.
Basti pensare che noi siamo una società che invecchia con la popolazione che ha superato i 65 anni che tocca i 13 milioni di persone e addirittura mezzo milione di ultra novantenni. D’altro canto la sponda Sud del Mediterraneo è composta per quasi la metà di giovani al di sotto dei 25 anni! E’ uno iato oggettivo su cui Manconi e Brinis sviluppano ragionamenti “ragionevoli” e che non hanno nulla di esagerato.
Manconi è presidente della Commissione diritti umani del Senato, ma qui è il sociologo che scrive; mai in maniera ideologica, ma empirica, con dati e numeri. Naturalmente quell’“Accogliamoli tutti” del titolo è una sana provocazione che non nasconde le problematiche che l’immigrazione comporta e giustamente il libro riporta le questioni, etiche e giuridiche, connesse ad esempio alla poligamia e alla mutilazione genitale femminile. Insomma un approccio quanto mai serio, fondato, su cui sviluppare ulteriori ragionamenti che portano a posizioni chiare e condivise. Per superare possibili fenomeni di xenofobia e la stessa rappresentazione dello straniero in termini di mero problema di ordine pubblico.
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