Oltre 1 miliardo di euro di patrimonio gestito, 360 mila euro di utile al netto di accantonamenti per 1,2 milioni per il Polo Meccatronica. Questi i principali dati del bilancio 2013 di Trentino Sviluppo approvati oggi, mercoledì 16 luglio, dall’assemblea dei soci. Una seduta straordinaria che ha varato la fusione, operativa a partire da novembre, delle tre società controllate Progetto Manifattura, ARCA Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine. Dalla relazione che accompagna il bilancio emergono le molte attività a favore delle imprese trentine: dalla stabilizzazione di oltre 500 posti di lavoro per cinque anni alle 21 nuove aziende insediate nei BIC, dall’avvio dello Sportello integrato per l’internazionalizzazione alle prime sei costruzioni in legno certificate ARCA, mentre la promozione del territorio si fa sempre più “social” e guarda lontano. “A Trentino Sviluppo – ha detto al presidente Tosi (nella foto alla sinistra di Olivi) e ai soci il vicepresidente e assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi – chiediamo una svolta: focalizzarsi su obiettivi strategici e riconfigurare la sua struttura organizzativa per garantire servizi specialistici e attirare investimenti ed in generale promuovere il differenziale competitivo del Trentino. Le aziende – ha aggiunto – non basta attrarle: bisogna andarle a cercare”.
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