Le vacanze solitamente coincidono con la chiusura delle scuole. Non è più così. Sono mutati gli stili di vita, le relazioni, l'organizzazione della famiglia, il rapporto con il lavoro, gli amici. Le ferie risultano essere sempre più un concentrato di affanni, invece che una liberatoria e uno spazio per far riposare mente e corpo. L'offerta e le opportunità non hanno limiti sia che l'opzione cada a favore del mare, che della montagna, in albergo o in casa privata, in tenda o in roulottes, in crociera, a piedi, in bicicletta, in moto o in camper, in Italia o all'estero. L'uomo si sente cittadino del mondo e vaga in territori sempre più vasti e remoti. Lo studente stesso si riconosce in Erasmus, in continuità sì con i curricula universitari in Paesi del mondo che non sono il proprio, ma anche nell'alveo del flusso turistico. C'è un programma Erasmus plus che, dal 2014 al 2020, si propone di coinvolgere quattro milioni di persone, tra le quali due milioni di studenti, dell'istruzione superiore e trecentomila componenti del personale.
Si tratta di tanti spicchi di società che hanno rivoluzionato il sistema vacanza. L'Italia e l'Europa a loro volta non sono che componenti importanti, ma minoritarie della globalizzazione. La tecnologia fa la sua parte in appoggio ad un turismo che corre sempre più in rete, chiamato d'impresa, che intende promuovere offerta turistica, risorse artistiche, culturali enogastronomiche del territorio, messe a sistema per aggredire nuovi mercati e favorire la destagionalizzazione, operando attraverso un portale per la vendita on line, con un sistema di Dinamic Packaqging.
È quello che permette al cliente di verificare la disponibilità del servizio, del prodotto, del biglietto d'aereo, del pacchetto e di procedere direttamente all'acquisto. È una prassi ormai consolidata, agevolata dall'uso di web e dalla disponibilità di agenzie turistiche e tour operator. Nuove tecnologie anche sul piano dei pagamenti dove l'evoluzione e la semplificazione di utilizzo dei nuovi strumenti elettronici contribuiscono a diffondere l'uso della moneta elettronica, da parte di un numero sempre maggiore di persone e di aziende. I canali Internet, mobile e phone, si candidano come canali di comunicazione, promozione e sottoscrizione di nuovi prodotti e non più quali semplici mezzi di accesso ai servizi bancari. Ciò significa che il portamonete è destinato a contenere sempre meno contante e sempre più carte “intelligenti” per poi confluire direttamente nello smartphone o tablet. Ogni italiano, possessore di carta effettua mediamente 31 pagamenti, un europeo 93. Un altro dato di tendenza riguarda i pagamenti on line, via computer o dispositivi mobili, cresciuti negli ultimi due anni del 12%. Si tratta di un campo complesso in costante evoluzione che consente di comprendere le reali difficoltà degli operatori di settore, sia istituzionali che di categoria, nel mettere mano ad un piano di riorganizzazione del comparto turistico locale. Sono saltati gli ancoraggi del passato e non basta più la buona volontà o la fantasia per riordinare un campo che è global.
Ad influenzare ulteriormente la situazione interviene Meteo, finora implacabile a frenare gli arrivi date le prospettive di variabilità quotidiana che nella situazione di crisi perdurante e di recessione, porta l'ospite a centellinare i risparmi destinati alla vacanza, facendo zapping da un canale Tv all'altro sulle previsioni del tempo o cliccando sui vari siti meteorologici. Il maltempo non gratifica l'ospite, pur essendo una componente dell'ordine naturale. Lo si è visto l'inverno scorso quando l'abbondanza di neve, i weekend con precipitazioni nevose da favola, hanno frenato e non incentivato il trend turistico. Il tempo funziona a bacchetta di meteo in termini sempre più esatti e la gente non ne fa più a meno. Aspetta che le previsioni garantiscano il bel tempo, il sole. C'è un forte malumore fra gli operatori non solo per le mancate prenotazioni, ma anche per le disdette. Il piatto piange. Il tavolo non è tuttavia ancora saltato e la speranza, in un miglioramento del tempo, realistica. In questo groviglio di novità e condizionamenti, va forse riscoperta l'immagine classica di vacanza il che significa abbandonarsi alla natura, facendosi accompagnare dai titolari delle strutture ricettive, davvero come amici in un percorso che deve essere di riposo, di svago, di amicizie e di nuove conoscenze, non solo “tempo permettendo”, ma con “qualsiasi condizione di tempo”.
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