Il CedAS promuove una raccolta di materiale scolastico per le famiglie bisognose. Il progetto di chiama “Sfogliando si impara” e vuole espandersi all'intera Vallagarina
Anche il materiale scolastico si aggiunge ai bisogni di molte famiglie, italiane ed immigrate. È nato così uno specifico progetto “Sfogliando si impara” promosso dal Centro di ascolto e solidarietà di Rovereto. Come le altre iniziative del CedAS mira ad una forma di carità educativa e non assistenziale e conta di espandersi all'intera Vallagarina, mentre punta interamente sui giovani per il volontariato.
La raccolta del materiale proseguirà per tutta l'estate e poi nel corso dell'anno scolastico. “Il bisogno è stato raccolto e ci è stato segnalato da un anno e mezzo a questa parte dai punti di ascolto parrocchiali della zona”, spiega Roberto Ferrari, coordinatore del CedAS rovertano. “Famiglie hanno richiesto contributi economici per l'acquisto del materiale scolastico”. Al momento si sono presentati singoli cittadini che hanno letto la segnalazione nei volantini appesi nelle parrocchie, finora l'unica forma di pubblicizzazione dell'iniziativa.
“Faremo un lancio più mirato in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico, invitando i genitori che acquistano il materiale per i propri figli ad aggiunge alla lista anche qualcosa per i bambini meno fortunati”, prosegue Ferrari. Qualcun altro si è già mosso: una cartoleria che ha cessato l'attività farà pervenire le scatole di materiale che le sono avanzate, mentre la parrocchia di Santa Caterina ha messo a disposizione del CedAS uno spazio per la raccolta degli oggetti.
Attualmente una decina di giovani roveretani partecipano al progetto, coordinato da Federico Giordani. Si cercano altri volontari ad Ala, Mori, Volano, Villalagarina, affinché possa costituirsi un'equipe unica, con la possibilità di portare il materiale nei singoli punti parrocchiali. È soprattutto il passaparola tra ragazzi la forma più efficace per acquisire volontari. Così ha fatto Aurora, 20 anni di Rovereto. Aurora è della parrocchia di Santa Caterina ed era già impegnata in altre forme di volontariato quando ha deciso di dare una mano a “Sfogliando si impara”. “Mi ha attirata la novità del progetto, che non avevo mai sentito qui a Rovereto e poi mi è piaciuto il primo incontro quindi ho deciso di proseguire”, dice la ragazza.
Sente di dover spendere bene i suoi talenti in favore di chi ha avuto meno dalla vita. “Riconosco di avere capacità personali ed economiche che altri non hanno ed è giusto metterle in gioco”, spiega con entusiasmo. Ha coinvolto degli amici. “Magari se ce lo chiede un adulto, o il nostro parroco, non siamo molto propensi ad attivarci, ma se l'invito parte dai coetanei allora è differente”.
Delle famiglie bisognose saranno valutati il numero di figli e la reale necessità economica, affinché non facciano incetta. “Cercheremo un dialogo privilegiato con le scuole, magari si potranno organizzare delle raccolte anche all'interno degli istituti”, conclude Ferrari. “Sarebbe un'occasione per coinvolgere gli studenti nel mondo della solidarietà”.
Lascia una recensione