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Dopo un travagliato iter e una maratona notturna, il Consiglio regionale ha approvato i due disegni di legge di riforma dei vitalizi dei consiglieri regionali. Il sì è arrivato con 42 voti favorevoli, 20 contrari e 3 astenuti.In sostanza la legge, che nelle intenzioni iniziali dei proponenti avrebbe dovuto portare tagli radicali ai cosidetti ‘vitalizi d’oro’ degli ex consiglieri previsti dalla legge di due anni fa, è frutto di un compromesso all’interno delle forze di maggioranza. Di fronte alla minaccia di ostruzionismo del consigliere altoatesino del gruppo misto, Andrea Poeder, che aveva presentato oltre mille emendamenti, la maggioranza ha presentato due emendamenti che mitigano in parte le proposte iniziali di tagli. In particolare è previsto un taglio medio del 29% dei vitalizi già anticipati agli 87 ex consiglieri regionali, che porterà un risparmio di poco più di 10 milioni di euro. Per coloro che decidono di non attualizzare i vitalizi, il taglio è stato abbassato dal 30% al 20%.
Con un emendamento è stata introdotta la possibilità per i consiglieri con almeno tre o quattro legislature di andare in pensione a 60 anni con una decurtazione del 10-12%. Chi invece ha due legislature potrà farlo a 66 anni e tre mesi.
Un altro emendamento consente ai 40 consiglieri che non hanno maturato i requisiti per il vitalizio di non restituire quanto hanno ricevuto, previa motivazione.
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