Una trentina di giovani da quattro Paesi dei Balcani a Trento per riflettere e discutere insieme sul tema del benessere
Uno scambio per costruire ponti tra i Balcani e con l'Italia: così è partito il tutto. L'iniziativa nasce all'indomani di un altro progetto incentrato sulle questioni ambientali: ad aprile 2013 infatti l'associazione Trentino con i Balcani aveva realizzato un altro scambio di giovani (a Kraljevo) per discutere su cittadinanza attiva in una prospettiva europea.
Riflettere sull’ambiente come patrimonio comune rispetto al quale ci sono diritti, ma anche doveri è collegato alle riflessioni dello scambio di quest’anno, che si è concentrato sull’importanza di promuovere stili di vita e comportamenti sani. Al di là delle tematiche sul piatto è significativo come, dopo il primo esperimento in ambito intrabalcanico dello scorso anno, le associazioni abbiano deciso di continuare a lavorare insieme. Un aspetto non da poco, considerando che si tratta di Nazioni per anni in conflitto tra loro.
Puntare al dialogo tra i giovani significa puntare sulla costruzione di una pace stabile e duratura. Inoltre, se per i giovani trentini le opportunità di confrontarsi con l'altro tramite esperienze all'estero sono molte, non così per i loro coetanei provenienti dai Balcani. Lavorare sulla cittadinanza europea (che va al di là dei Paesi strettamente aderenti all'Unione) è anche questo.
Lo scambio ha visto la partecipazione di 32 giovani provenienti da Bosnia-Erzegovina, Italia, Kosovo e Serbia che si sono ritrovati a Trento dal 15 al 22 giugno. Le riflessioni sono state portate avanti attraverso attività all'aria aperta, gruppi di discussione e lavori in plenaria realizzati presso il Centro aperto “La Casetta” di Canova di Gardolo.
Oltre ai giovani, gli Youth Leader, che si sono occupati della gestione quotidiana delle attività: come Aleksandar Pavlović e Nikola Trifunović, giunti rispettivamente da Kraljevo (Serbia) e Prijedor (Bosnia). Aleksandar e Nikola collaborano con due associazioni giovanili che promuovono l'attivismo attraverso l'arte e la cultura: il Pozitivna Omladina e l’Omladinski Centar Ljubija.
“Scambi di questo tipo sono importanti perché fanno incontrare ragazzi di diversi Paesi contribuendo a decostruirne i pregiudizi”, afferma Maurizio Camin, presidente dell’Associazione Trentino Balcani. “Lo sono anche in quanto permettono di riflettere e agire di e su tematiche importanti per l’intera società: riflessioni ed azioni che hanno ricaduta sui diretti partecipanti, ma anche sulle loro comunità. Crediamo che l’Europa non sia solo l’Europa politica, ma un’Europa dei cittadini che necessita di essere partecipata, democratica ed equa”, conclude.
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