Riaprono dopo i restauri i manieri di Caldes e Ossana
L'estate solandra si apre all'insegna della storia e della cultura, grazie all'apertura dei due castelli finalmente recuperati e restituiti alla comunità.
Un “assaggio” del castello di Caldes si è avuto recentemente in occasione della manifestazione di “Arcadia” che ha aperto le porte del maniero per alcuni incontri. Dopo anni di restauri, peraltro non ancora conclusi nelle sale superiori, il castello quest'estate apre ai visitatori, che potranno vedere per l'appunto le sale inferiori, una piccola parte del castello ma comunque importante dal punto di vista culturale.
Il castello, del XIII secolo, è a disposizione del Museo Castello del Buonconsiglio e negli spazi interni sarà allestita una mostra dell'artista originario di Caldes, Paolo Vallorz, opere che al momento si trovano al Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto). Tempi e orari sono ancora da definire; da segnalare, l'ingresso gratuito al maniero, da un lato proprio per lo spazio esiguo che si può ammirare, dall'altro per favorire la conoscenza del castello, famoso per la leggende di Olinda e Arunte. Si narra di un amore contrastato tra la nobile Olinda, già promessa sposa al signore d'Altaguardia e il menestrello Arunte: un amore osteggiato che farà rinchiudere Olinda nel castello, dove morì di crepacuore, seguita dopo poco da Arunte. Una leggenda che ricalca la storia, infatti è vera la storia d'amore impossibile tra la contessina Marianna Elisabetta e il dottore Giovanni Alfonso Bertoldi di Cles, accaduta nel Seicento con la giovane poi rinchiusa e spirata nel maniero.
Oltre a quello di Caldes, aprirà, anche qui dopo anni di restauro, il castello di San Michele di Ossana, esistente già nel 1191. L'evento è curato dalla Soprintendenza per i beni culturali e il Comune, in calendario per il 3 e 6 luglio. Il 3 alla sala del municipio alle 20.30 saranno presentati i lavori di restauro alla presenza del sindaco Luciano Dell'Eva, Sandro Flaim, dirigente della Soprintendenza per i beni culturali, Michela Cunaccia e Franco Nicolis, rispettivamente direttore dell'Ufficio tutela e conservazione del beni architettonici e direttore dell'Ufficio beni archeologici, Cinzia D'Agostino, coordinatore del progetto di restauro e Francesco Doglioni, progettista e direttore dei lavori. Per quanto riguarda i lavori effettuati, il secondo lotto era iniziato nel 2009 ed ha provveduto ad ultimare gli interventi necessari al castello, tra cui la torre di 25 metri, l'agibilità della cinta esterna dove si snoda parte del percorso, la scala esterna di accesso per visitare il castello. Si sta lavorando da parte del Comune e della Soprintendenza ad un programma di iniziative dove probabilmente protagonista sarà il ferro, considerato che in valle e ad Ossana la lavorazione di questo metallo è stata intensa tra Quattrocento e Cinquecento. L'apertura sarà il 6 luglio alle 10.30, alla presenza delle autorità e con visite guidate durante la giornata.
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