Mondiali di calcio: dietro lo sfarzo, il dramma dei minori sfruttati
>
Nelle 12 città sede delle partite del Mondiale di Calcio Brasile 2014, il governo ha investito ingenti capitali per la costruzione e il restauro degli stadi, mentre a poca distanza da questi stupendi edifici ci sono le favelas dove miseria, fame, narcotraffico e tossicodipendenza hanno fatto ulteriormente scatenare il fenomeno della prostituzione infantile, di per sé già molto diffuso nel Paese. Le comunità più emarginate del Brasile sono infatti intrappolate in un circolo vizioso di povertà, violenza e droga, una sorta di “fabbrica dove inizia la prostituzione”, secondo quanto ha dichiarato un membro di Iris Global, un progetto di assistenza nelle favelas. Molti bambini vedono i familiari coinvolti in questo giro, madri e nonne che si prostituiscono e lo ritengono un modo di vivere che diventa “normalità”. A Recife, fiorente città costiera nel nordest del Paese, si calcola che un minore su quattro si prostituisce. Non esiste una cifra ufficiale, si stima però che centinaia di migliaia di bambini e bambine, alcuni di solo 10 anni, vengano sfruttati nel mercato sessuale, costretti dalle circostanze, minacciati dai protettori o intrappolati in quella realtà per soddisfare la tossicodipendenza. Il governo ha lanciato programmi atti a liberare le favelas dalle bande criminali e dai narcotrafficanti, oltre ad averne avviati altri di formazione per la tutela dell’infanzia. Tuttavia i rappresentanti della prima commissione parlamentare sull’infanzia sfruttata, dopo aver visitato le sedi dei Mondiali, hanno dichiarato che il fenomeno dello sfruttamento e del turismo sessuale è diventato endemico e in continua crescita nel Paese. Criticano, inoltre, le forze dell’ordine per la loro indifferenza, se non complicità, verso il problema, lasciando impuniti i criminali e con un controllo molto precario. La polizia nega le accuse e assicura che sta investendo molte risorse per combattere la prostituzione infantile.(Agenzia Fides)
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Lascia una recensione