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In questo gruppo il Brasile (testa di serie in quanto Paese ospitante) è sicuramente la squadra da battere. I padroni di casa, a caccia del loro sesto titolo, vorranno confermare i pronostici che li vogliono vincenti nella competizione. Sulla carta l’avversaria più temibile sembra essere la Croazia, che per raggiungere la fase finale ha dovuto soffire non poco, arrivando a staccare il pass grazie allo spareggio vincente la modesta Islanda. Notevoli rischi anche il Messico, che ha ottenuto la qualificazione battendo nello spareggio la Nuova Zelanda. La mina vagante del girone è rappresentata dal Camerun, che sogna di ripetere l’impresa compiuta ai Mondiali di Italia ’90 quando i leoni indomabili, spinti dalle reti di Roger Milla riuscirono ad approdare ai quarti di finale.
In questo raggruppamento la Spagna campione in carica (testa di serie e n* 1 del ranking mondiale) e altra grande favorita assieme al Brasile, parte chiaramente con i favori del pronostico: la squadra del c.t. Del Bosque ha vinto anche gli Europei 2012, ripetersi anche qui significherebbe un “tris” in quattro anni davvero sensazionale. A contendersi il secondo posto che vale la fase ad eliminazione diretta saranno quasi sicuramente Olanda e Cile, con l’Australia che difficilmente potrà ribaltare i pronostici e rischia di finire a 0 punti: non andrà tuttavia sottovalutata. Tra le due sembrano avere qualcosa in più gli “orange”, vicecampioni del mondo in carica, anche se il Cile potrebbe essere avvantaggiata dal fatto di conoscere bene le condizioni climatiche sudamericane.
Un girone che si preannuncia molto combattuto e incerto. La Colombia (testa di serie) sembra la favorita a guadagnarsi il pass per gli ottavi e probabilmente anche per il primo posto nel gruppo, in virtù di un organico di qualità. Costa d’Avorio e Giappone sembrano invece destinate a contendersi la seconda piazza: i primi (le statistiche dicono che le squadre africane sono temibili soprattutto nella prima fase) puntano tutto sullo strapotere fisico mentre la nazionale del Sol Levante, allenata dall’italiano Alberto Zaccheroni che l’ha trascinata al trionfo in Coppa d’Asia, si caratterizza per velocità ed un buon bagaglio tecnico. Attenzione infine alla Grecia: sulla carta è la nazionale più debole, ma la squadra allenata da Fernando Santos giocherà con poche pressioni addosso.
L’Inghiterra è forse l’avversaria più temuta, per il fatto che tra tecnici e giocatori si conoscono alla perfezione, quindi non ci sono segreti. La Costa Rica sembra destinata a recitare il ruolo di “cenerentola” nel girone, affrontando tre squadre che hanno già vinto almeno un mondiale. L’Uruguay è considerata una delle possibili outsider del torneo, addirittura in lizza per la vittoria finale.
Uno dei raggruppamenti, almeno sulla carta, di minor valore assoluto, se si pensa che la testa di serie è la Svizzera, che peraltro durante la fase di qualificazione ha letteralmente dominato il suo girone e quindi vanta un ranking tra i primi otto al mondo. Qui per il primo posto dovrebbe essere una questione tutta europea con la Francia, possibile mina vagante della competizione mondiale, con un giusto mix tra esperti e giovani emergenti. Ecuador (altra sudamericana) e Honduras (centroamericana) hanno poche chance di passare il turno, ma non hanno nulla da perdere e quindi giocheranno le loro partite con l’obiettivo di mettere in difficoltà le due formazioni europee: con un po’ di fortuna e sfruttando anche la conoscenza del clima potranno anche riuscirci. Non si escludono sorprese.
L’Argentina (testa di serie del girone) parte quasi sempre tra le favorite alla vittoria finale di ogni mondiale e anche quest’anno, anche per il fatto che si gioca in Sudamerica, ha buone credenziali: alzare il trofeo sarebbe uno smacco niente male davanti agli amati-odiati cugini brasiliani. Quello che appare certo che sarà quasi impossibile in questo girone non passare il turno: Bosnia, Iran e Nigeria sono squadre abbastanza modeste e per i sudamericani sarà una pura formalità batterle. Tra le altre attenzione (discorso appena fatto la Costa d’Avorio) per la Nigeria, squadra imprevedibile e veloce e probabilmente ancora di più per la Bosnia, unica squadra tra le 32 finaliste che è all’esordio assoluto in una fase finale e desiderosa di mettersi in evidenza.
Questo girone si profila interessantissimo e combattuto, per la presenza di quattro nazionali di prim’ordine l’equilibrio. La Germania (testa di serie) è certamente la squadra da battere e difficilmente fallirà il passaggio del turno. Sulla carta l’altra possibile qualificata potrebbe essere il Portogallo, che però dovrà guardarsi bene dal Ghana (probabilmente una delle squadre africane più solide ed esperte, con buona parte dei giocatori che militano nei principali campionati europei) e dagli Stati Uniti. Quest’ultima nazionale ha fatto passi da gigante nell’ultimo decennio e la presenza in panchina di un allenatore esperto come il tedesco Jürgen Klinsman rappresenta senza dubbio un valore aggiunto: farebbe carte false per fermare la sua Germania.
Saranno Belgio (testa di serie) e Russia a lottare per il primo posto nel girone, che tuttavia non si presenta così scontato visto che né Algeria né Corea del Sud hanno intenzione di fare gli “sparring partner”. La squadra belga, assente addirittura da 12 anni (ultima partecipazione a Corea del Sud-Giappone 2012) è una delle più forti mai arrivata alla fase finale dei mondiali, al punto che parte degli addetti ai lavori la danno tra le possibili quattro semifinaliste. Da parte sua la Russia, allenata da Fabio Capello, è una squadra ben affiatata e aver primeggiato nel girone di qualificazione beffando il Portogallo è un biglietto da visita niente male. Le altre due proveranno a fare la sorpresa, ma l’impresa si preannuncia molto ardua, soprattutto per la Corea del Sud.
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