Le Comunità di Fiemme e Fassa puntano sulla bicicletta. Come servizio per i residenti, ma anche per attirare i turisti e per diffondere la cultura della mobilità sostenibile
La bicicletta è un mezzo di trasporto economico, ecologico, salutare, silenzioso ed energeticamente efficiente. Non solo. Le “due ruote” possono diventare uno strumento di forte richiamo per il turismo estivo ancora nella nella morsa della crisi. Le valli di Fassa e Fiemme, in due distinte iniziative, hanno puntato, domenica scorsa, a diffondere la cultura della mobilità sostenibile prendendo come emblema proprio la bicicletta.
A Vigo di Fassa, nell'ambito dell'iniziativa promossa dalla Fondazione Dolomiti Unesco, l’assessore alle infrastrutture e ambiente della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi insieme al segretario generale della Fondazione Marcella Morandini, alla Procuradora del Comun General de Fascia Cristina Donei, al sindaco di Vigo Franco Lorenz, al direttore dell’Apt della Val di Fassa Andrea Weiss sono saliti al passo Carezza utilizzando una e-bike (bicicletta che riduce lo sforzo in salita grazie a un motorino elettrico alimentato da una batteria ricaricabile).
L'iniziativa aveva un duplice scopo. Diffondere la cultura della mobilità sostenibile come sensibilità ai temi dell’ambiente, ma anche come strategia per un turismo attrattivo in periodo estivo. Il secondo fine era quello di documentare, grazie alla presenza del noto fotografo Georg Tappeiner, le variazioni del paesaggio dolomitico partendo dalla ricca documentazione lasciata dai fotografi del primo Novecento.
L’assessore Gilmozzi prima di salire in sella verso il passo di Carezza ha evidenziato il ruolo unificante della Fondazione Dolomiti Unesco: ente capace di guardare oltre i confini delle singole istituzioni, promuovendo iniziative di integrazione e condivisione su temi comuni. Il segretario generale della Fondazione, Marcella Morandini, ha ricordato invece come la carovana (partita da Cortina il giorno precedente e, dopo la tappa a Vigo, diretta a Bolzano), voleva attirare l'attenzione sul “LabFest delle Dolomiti” dedicato, in questa edizione zero, al tema dello sfalcio e in programma in Val Badia il prossimo 5-6-7 settembre.
“La Fondazione è impegnata a far dialogare provincie e regioni che hanno potere di adottare decisioni su varie tematiche come, per esempio, la regolamentazione del traffico sui passi dolomitici”, ha detto Marcella Morandini. “Una decisione che ritengo importante è quella adottata proprio nel corso dell'estate con il compito, assegnato all'Eurac di Bolzano, di verificare quanti autoveicoli transitano per i valichi, qual è l’effetto sull’atmosfera, in termini di inquinamento, anche acustico”.
Il monitoraggio andrà ad aggiungersi ai dati ottenuti da analisi più localizzate. “In questo modo sarà possibile ai vari enti a cui competono le decisioni scegliere i modi più opportuni per regolare i flussi all'interno del complesso reticolo di strade che abbracciano il delicato territorio dolomitico”, conclude Marcella Morandini.
Fiemme, invece, ha riconfermato il successo dell'iniziativa “Fiemme senz'auto”, una domenica in cui i residenti si riappropriano della Statale 48 delle Dolomiti. Per un giorno la lunga striscia di asfalto che attraversa i paesi della valle non è stata percorsa da auto e mezzi pesanti ma da gente di tutte le età, famiglie con i loro bambini in una festa multicolore. Festa che ha lasciato anche grandi spazi alla solidarietà con iniziative di molte associazioni di volontariato.
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