Il 90% sostiene che il maggiore impegno nella protezione dell’ambiente vada richiesto, più che a istituzioni e imprese, ai singoli cittadini
Bolzano – Il 64,1 per cento degli altoatesini di età superiore ai 13 anni si interessa di tematiche ambientali. Il valore è di gran lunga superiore sia a quello nazionale, dove la quota di cittadini “ambientalmente sensibili” si attesta al 45 per cento, che a quello del Nordest d’Italia (51,4 per cento). Il dato è stato diffuso dall’Ufficio provinciale di Statistica (Astat) in occasione dello scorso 5 giugno, che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato Giornata mondiale dell’ambiente. Ma non è questione di primati. “Esplorare la percezione e il livello di interesse dei cittadini nei confronti delle tematiche ambientali – spiegano all’Astat – è di fondamentale importanza per capire il contesto sociale all’interno del quale si possono implementare interventi, sia pubblici che privati, oltre a sviluppare una capacità d’intervento proattiva da parte degli attori coinvolti in difesa dell’ambiente e del territorio”.
Ma chi, in sostanza, dovrebbe darsi da fare per la protezione dell’ambiente? Quasi il 90 per cento degli altoatesini sostiene che il maggiore impegno va richiesto ai singoli cittadini. Solo al secondo posto sono citate le istituzioni pubbliche (indicate dal 64,6 per cento degli intervistati), mentre il 40,8 per cento della popolazione ritiene che siano le imprese a doversi impegnarsi più efficacemente in senso ecologico. “Ciò che è interessante notare – dicono all’Astat – è il forte peso attribuito ai cittadini rispetto alle istituzioni pubbliche. A livello nazionale la percentuale di coloro che chiedono una maggiore responsabilità da parte dei cittadini e delle istituzioni è quasi uguale (rispettivamente 70,3 e 69,8 per cento)”. Secondo i demografi provinciali “ne esce l’immagine di una cittadinanza consapevole delle necessità e dell’opportunità di un impegno in ‘prima persona’ per la salvaguardia dell’ambiente nel suo complesso”.
L’interesse ecologico cresce normalmente in riferimento a tipologie specifiche di rischio e al modo che i cittadini hanno di percepire la situazione che li circonda. Per quanto riguarda l’Alto Adige quasi la metà dei cittadini (49 per cento) si dichiara preoccupata, ad esempio, per l’inquinamento dell’aria. Seguono, nella lista, i cambiamenti climatici (46,3 per cento) e l’inquinamento di fiumi, laghi e falde (43,3 per cento). Diversa la percezione locale rispetto a quella nazionale in riferimento allo smaltimento dei rifiuti: se a livello italiano si tratta della seconda preoccupazione maggiormente sentita e riguarda il 46,7 per cento della popolazione, in provincia di Bolzano la questione è solo al quinto posto, sentita da un magro 34,6 per cento, segno forse di un buon funzionamento dei relativi servizi. Rilevante anche la sensibilità verso la conservazione e la tutela delle foreste: riguarda il 26,2 per cento degli intervistati, a differenza del valore nazionale che raggiunge solo il 18,1 per cento della popolazione.
I dati emergono dai risultati dell’Indagine statistica multiscopo sulle famiglie (“Aspetti della vita quotidiana”), condotta periodicamente dall’Ufficio provinciale di Statistica.
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