Un calendario digitale, da oggi al 2018, per ripercorre la Grande Guerra e descriverne passo per passo, a 100 anni di distanza, gli avvenimenti salienti e i protagonisti

Un racconto lungo 56 puntate, una al mese, fino al 2018, anno conclusivo della Prima guerra mondiale. Nel Centenario del conflitto si moltiplicano le iniziative. E l’Università di Trento (Dipartimento di Lettere e Filosofia) sceglie il web per ripercorrere l.

È stato creato un sito apposito, www.lagrandeguerrapiu100.it, al quale lavora un’equipe di una decina di collaboratori, tra ricercatori, dottorandi, grafici e webmaster, guidata da Gustavo Corni, docente di storia contemporanea, responsabile scientifico del progetto. Si tratta di una sorta di agenda digitale multimediale che offre, oltre ad un testo sull’argomento prescelto, approfondimenti, materiale fotografico e video, infografiche numeriche e tavole illustrate per il caso da giovani artisti. Nella prima puntata si affronta il tema della corsa agli armamenti. Nella seconda sarà Sarajevo il focus, la capitale bosniaca dove Gavrilo Princip uccise Francesco Ferdinando fornendo così la miccia per lo scoppio del massacro.

“Tutte le possibilità garantite dalla Rete – ha detto Corni durante la presentazione del progetto al Rettorato di via Calepina a Trento – saranno utilizzate per raccontare i vari livelli della guerra: dal fronte italiano al coinvolgimento delle altre potenze europee e mondiali, le battaglie, le vicende politiche, inclusi i protagonisti meno noti, tanto importanti quanto i grandi generali, gli intellettuali e gli statisti, ma troppo spesso dimenticati”. Inoltre, ogni puntata – consultabile pure quando lascerà il posto alla successiva e, se del caso, soggetta ad integrazioni – propone link di riferimento e una bibliografia sull’argomento. Avviate collaborazioni con musei e istituti di ricerca che ospiteranno sui loro siti il link dell’iniziativa mentre altre sono in via di definizione, anche a livello internazionale. Per ora l’equipe ha preparato più di venti puntate pronte per essere “sparate” in Rete. Forse il sito sarà multilingue.