Dentro i misteri della materia

Tre classi terze della scuola media “Sacro Cuore” al Cern di Ginevra

Di cosa è fatto l'Universo? Com'è evoluto fino a oggi? Domande fondamentali, che gli allievi delle tre classi terze della scuola media “Sacro Cuore” di Trento hanno avuto l'opportunità di porre di persona ai ricercatori del Cern di Ginevra, il laboratorio di fisica delle particelle più grande del mondo. Qui 10 mila scienziati di più di 110 Paesi lavorano ogni giorno spingendo sempre più in avanti i confini della tecnologia e dell'ingegneria. E' stato un viaggio affascinante nei misteri della materia, che li ha portati ad accostare l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande e a cogliere l'importanza di studi che possono avere ricadute importanti e applicazioni molto vaste, dall'informatica alla scienza dei materiali, dalla medicina alla produzione di energia pulita.

L'idea della gita a Ginevra, lanciata all'inizio dell'anno scolastico, è stata raccolta con entusiasmo dalla pattuglia di giovani professori delle medie del “Sacro Cuore”, che hanno poi accompagnato gli studenti in Svizzera, alla fine di maggio. Prima una tappa a Torino, con la visita al Museo Nazionale del Cinema, poi – dopo il pernottamento all'Ostello della gioventù, che per molti ha costituito una piacevole novità – l'incontro con alcuni fisici del Cern, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, che si sono prestati ben volentieri alle domande degli studenti. Ragazzi e ragazze sono apparsi incuriositi dagli strani apparecchi mostrati loro, affascinati dalla descrizione di alcuni dei numerosissimi esperimenti in corso che utilizzano gli acceleratori di particelle (il più imponente, l’LHC, Grande Collisore di Adroni, è installato in un tunnel circolare lungo 27 km che corre sottoterra parte in territorio svizzero e parte in terra francese), e molto colpiti dal fatto di trovarsi in un ambiente davvero internazionale. E alla fine hanno avuto la conferma che, no, non esiste alcun tunnel lungo 730 km da Ginevra ai laboratori del Gran Sasso, come aveva fatto intendere a suo tempo un incauto e affrettato comunicato dell’allora ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini!

Nel pomeriggio la visita al Palazzo delle Nazioni, sede dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, il più importante centro operativo internazionale dell’Onu, dopo il quartier generale di New York, ha costituito l’occasione per accostare i temi della pace e dei diritti umani nel mondo. Particolare impressione ha destato nei ragazzi la vista della sala conferenze del Consiglio per i diritti umani, decorata dal pittore spagnolo Miquel Barcelò, con il suo soffitto che rappresenta il fondo del mare, spazio comune a tutta l’umanità.

L’ultimo giorno gli studenti l’hanno dedicato a conoscere meglio la città di Ginevra, muovendosi lungo i percorsi studiati e messi a punto durante l’anno scolastico. “Qualcuno si è anche perso – confessa la prof.ssa Silvia Cristoforetti -, ma alla fine ci siamo ritrovati tutti al Jeu d’eau sul lago Lemano per le foto ricordo”. E così è arrivato anche il momento del rientro, con nel cuore la soddisfazione di aver realizzato il sogno di Sheldon Cooper, il geniale e stralunato fisico teorico protagonista della serie tv “The Big Bang Theory”.

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