Un anno di formazione professionale grazie al sostegno di Ipsia, Enaip e di tanti altri

Sta per nascere, grazie anche alle Acli Trentine, la prima scuola alberghiera del Burundi. A Mugutu. Un paio d’ore dalla capitale Buja. ”Il Burundi – spiega Fabio Pipinato, presidente di Ipsia del Trentino – da anni è in ‘pace relativa’ e grandi alberghi hanno iniziato a sorgere sulle rive del lago Tanganica”. Alberghi significa ristoranti e, conseguentemente, impiego di cuochi, capisala e camerieri. Per rispondere alla domanda le holding che posseggono questi alberghi sono costrette ad importare personale qualificato dall’estero. Così le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, la congregazione fondata dal beato don Arcangelo Tadini, per dare un’opportunità ai giovani di uno degli Stati più poveri al mondo, hanno deciso di fondare la prima scuola alberghiera del Burundi ed hanno chiesto aiuto anche al Trentino. Le Acli, attraverso Ipsia ed Enaip, hanno risposto positivamente, ospitando per un anno intero presso il Centro Formazione Professionale di Riva del Garda suor Juliette Mukanyonga e suor Luise Niyonzima, suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. ”L’ospitalità alle sorelle – aggiunge Pipinato – è stata offerta dal decano di Riva don Giovanni Binda, mentre la prof.ssa Goretta Lorenzini assieme a molti altri suoi colleghi ne ha curato la formazione accelerata”.

Le due suore si sono integrate molto bene in quel di Riva tant'è che i circoli Acli di Arco, Pré e Riva hanno organizzato una serata sul Burundi per presentarle alla cittadinanza, che è convenuta numerosa all'appuntamento qualche sera prima della prova d'esame, superata lo scorso 29 maggio. Il diploma che le abilita per la sala/bar, miscelazione e merceologia, panificazione e pizza è stato consegnato loro dal direttore del CFP di Riva, Massimo Malossini.

Ora suor Juliette e suor Luise sono in partenza. “I giovani compagni di scuola che le hanno accolte hanno già nostalgia”, conclude Pipinato. “Ora speriamo che la pace in Burundi tenga”.