La pioggia non ha rovinato, domenica, la tradizionale “Festa Votiva” delle comunità dell’Altopiano dedicata alla Madonna di Pinè, venerata al santuario mariano di Montagnaga e patrona dei due comuni pinetani. Oltre mille persone (qualcuno in meno delle passate edizioni a causa del giorno feriale e piovoso) hanno dato vita al tradizionale pellegrinaggio a piedi da Baselga alla Conca della Comparsa, ricordando il voto delle comunità pinetane (sancito nel ottobre 1984 anche una delibera congiunta dei comuni di Baselga e Bedollo), celebrando la “Festa patronale dell’Altopiano di Piné”, nella data che ricorda la seconda e quinta “Apparizione” della Vergine alla pastorella Domenica Targa, avvenuta, secondo la tradizione, nel 1729.

Dopo la messa celebrata dal rettore del Santuario don Giuseppe Seppi, è stato il sindaco di Baselga Ugo Grisenti a rinnovare il voto delle due comunità dell’Altopiano alla presenza anche di una delegazione di Quinto Vicentino guidata dal sindaco Renzo Segato. Dopo il rifresco degli Alpini di Baselga ed il concerto del Gruppo Bandistico Pinetano, la giornata di festa è proseguita presso al teatro comunale di Bedollo.

Qui introdotta dalle parole del sindaco Narciso Svaldi si è tenuta la consegna dello statuto ai cittadini neo-maggiorenni di Baselga e Bedollo. La parte più attesa della serata è stata la consegna del riconoscimento “Premio Altopiano di Piné – Cittadino dell’Anno” a don Carmelo Giovannini nato a Rizzolaga il primo maggio 1938 da papà Giacomo e mamma Lucia di Cialini di Piazze. Don Carmelo, entrato nella comunità dei Padri Rosminiani già dalle Medie (passano per gli istituti di Rovereto, Pusiano Brianza, Stresa e Domodossola) è diventato sacerdote nel 1966 si è laureato in lettere nel 1970 a Torino, svolgendo per 32 anni la professione di insegnate di lettere.

Oggi don Giovannini vive a Rovereto ed è responsabile della casa natale del beato Antonio Rosmini, ha dedicato vari volumi alla figura di Rosmini e Clemente Rebora, diventano uno dei massimi esperti del pensiero e degli studi rosminiani.