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Combattere le malattie che aggrediscono more, lamponi, ribes, mirtilli e fragole, perché sulle nostre tavole arrivino piccoli frutti sani e squisiti. Questo l’obiettivo degli 85 ricercatori provenienti da 18 Paesi del mondo che, da oggi e fino al 28 maggio, si ritroveranno a Vigalzano di Pergine Valsugana presso la sede periferica della Fondazione Edmund Mach (dove si concentrano le attività di ricerca e sperimentazione sui piccoli frutti) per partecipare al congresso internazionale della Iobc, l’Organizzazione mondiale per la lotta biologica e integrata.
Al centro della tre giorni il confronto sulle malattie principali dei piccoli frutti e sulle più innovative strategie di controllo integrato e biologico, con un’attenzione particolare al problema Drosophila suzukii.
In particolare ricercatori si confronteranno sulle diverse strategie di controllo di malattie e fitofagi compreso il miglioramento genetico. Domani è prevista la visita ad alcune aziende del settore organizzata in collaborazione con Sant’Orsola. Il workshop si chiuderà mercoledì 28 maggio con una giornata interamente dedicata alla problematica Drosophila Suzukii: la Fondazione Edmund Mach presenterà pertanto lo stato di avanzamento delle ricerche e delle sperimentazioni ed in particolare le recenti scoperte relative all’individuazione di specie di insetti parassitoidi che si prospettano molto interessanti per il controllo biologico dell’insetto.
In occasione del congresso saranno consegnati da parte dell’IOBC due awards agli studenti che hanno presentato dei lavori giudicati innovativi. Inoltre, per sottolineare l’ importanza del trasferimento dell’innovazione saranno anche premiati con l’Excellence in IPM Award i due lavori che più di altri hanno contribuito allo sviluppo e trasferimento nella pratica di strumenti e strategie innovative in grado di ridurre l’impiego di prodotti chimici.
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