Sabato 17 maggio sono stati ricordati i 50 anni dall’edificazione della scuola di San Vito. Per l'occasione si sono riuniti gli alunni di oggi con i loro genitori, numerosi ex alunni e gli insegnanti della scuola, dedicata ora a Rodolfo Belenzani. Immagini e testimonianze raccolte dalle classi sono state presentate in un video con la voce dell’insegnante Pina Carapella.
“La scuola di San Vito, ha detto la dirigente Maria Silva Boccardi, si è caratterizzata in passato, fin dalla nascita nel 1963, per un forte legame col territorio”. Nello scorrere delle immagini sono emersi i cambiamenti nella struttura resi possibili dall’accorto sostegno del Comune di Trento, ha aggiunto la dirigente, come la nascita della palestra e le attuali lavagne interattive in ognuna della cinque classi. Sono state poi presentate varie iniziative dei gruppi espressivi, teatrali, la festa degli alberi e di San Martino, le letture sotto l’albero nelle mattine di Avvento e i momenti di condivisione con impegni di solidarietà.
Nel clima di festa della giornata colpiva la familiarità tra alunni e insegnati espressa bene dalla ex alunna che siede sulle ginocchia della maestra. Anche Gabriele Zancanella, ex alunno che ha lavorato nel Comitato di Quartiere di San Donà, ha confermato l’attaccamento delle famiglie al proprio istituto fin dalla nascita ed il suo affetto per i maestri.
Tra le maestre Cesarina Zanetti, che insegna in questa scuola dal ’92, ha ricordato la difficile convivenza di quei tempi per i contrasti tra l’opzione di tempo pieno o parziale; da quando ha prevalso la prima ipotesi gli spazi ottenuti e il modo di stare insieme hanno dato buoni risultati: “In questo modo è possibile coltivare le relazioni, soprattutto con i bambini: li accogli piccoli e li vedi crescere con soddisfazione”.
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