Dopo il lago di Levico nel 2013, assegnata a Roma al lago di Caldonazzo la Bandiera blu d'Europa
Dopo il lago di Levico nel 2013, quest'anno è stata la volta del lago di Caldonazzo a ottenere la Bandiera blu d'Europa, il prestigioso riconoscimento internazionale che conferma l’impegno della Valsugana nella promozione di un turismo all’insegna della sostenibilità.
Alla cerimonia di consegna la scorsa settimana a Roma a palazzo Chigi era presente una delegazione di rappresentanti e tecnici dei Comuni rivieraschi del Lago di Caldonazzo composta in particolare dai sindaci di Caldonazzo Giorgio Schmidt, di Calceranica Sergio Martinelli, di Tenna Antonio Valentini e dall’Assessore al Turismo e Ambiente di Pergine Valsugana Franco Demozzi, nonché dal sindaco di Levico Terme Michele Sartori in rappresentanza del primo Comune trentino ad aver ottenuto la Bandiera Blu d’Europa l’anno scorso, riconfermata anche per il 2014; con loro anche la rappresentanza parlamentare trentina. L’incontro è stato organizzato dalla FEE Foundation of Environmental Education, organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca, che agisce a livello mondiale ed è attualmente presente in 60 Paesi nei 5 continenti.
La Bandiera Blu d’Europa è un marchio di qualità volontario di certificazione della qualità ambientale, che viene assegnato ogni anno in 41 Paesi alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, sensibilizzando quindi le scelte politiche verso la cura e l’attenzione all’ambiente. Tra i numerosi criteri oggetto di valutazione rientrano la qualità delle acque di balneazione, l’educazione ambientale, le spiagge, i servizi, gli stabilimenti balneari, il turismo, la pesca e la gestione dei rifiuti.
In particolare per la candidatura del Lago di Caldonazzo – promossa dai quattro comuni di Caldonazzo, Calceranica, Pergine Valsugana e Tenna – sono risultati di fondamentale importanza, oltre alla salubrità delle acque, le iniziative di sensibilizzazione ambientale realizzate dalle amministrazioni comunali, la raccolta differenziata, la presenza del biotopo e di passeggiate nei dintorni, nonché l’assenza di scarichi nel lago.
Un traguardo tanto più importante se si pensa che su 15 nuove assegnazioni di Bandiera Blu per il 2014 ben quattro sono andate al Trentino, che porta il totale dei Comuni trentini che possono fregiarsi dell’ambito riconoscimento a cinque, un record assoluto nell’arco alpino, con Lombardia e Piemonte che vantano una sola bandiera.
Un riconoscimento che ovviamente non può fermarsi qui, visto che già in estate un'apposita commissione visiterà le località interessate per vigilare sul rispetto dei parametri. Anche perché questa “bandiera” costituisce un importante veicolo di promozione turistica, come ha affermato il direttore dell'APT D'Angelo, che ha evidenziato come l'inserimento del lago di Levico in questo elenco avesse prodotto un aumento delle richieste agli alberghi da parte di turisti olandesi e germanici, dove particolare è la sensibilità sul tema della sostenibilità ambientale.
Il traguardo raggiunto dal lago di Caldonazzo è anche un indiretto riconoscimento della lunga opera di recupero fatta dai diversi enti pubblici, sopratutto Provincia, a partire dagli anni '70 quando, si cominciò a realizzare la fognatura circumlacuale e nel 1978 si collocarono nel lago i “Limno”, ossigenatori speciali che costarono allora un miliardo, ma che riportarono il lago a vivere, recuperando la trasparenza delle acque che dai 5 metri del 1947 era drammaticamente arrivata a un solo metro nel 1973.
Ora il lago di Caldonazzo, con il suo efficiente servizio di “Spiagge sicure” che dal 1990 garantisce tranquillità ai bagnanti, può issare una meritata e importante “Bandiera blu”.
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