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Solidarietà internazionale. Sono 11 i progetti in Sudamerica dell’associazione Trentini nel mondo finiti nel mirino della Corte dei Conti: dalle abitazioni in favore di discendenti di emigrati trentini, ad un macello, fino alla formazione, progetti sparsi in diverse zone, dall’Argentina all’Uruguay. L’accusa contestata dalla Corte dei Conti di Trento è di scarsa gestione, mancanza di trasparenza e rendicontazione dei fondi pubblici e di non aver presentato la documentazione sui lavori realizzati; mancano anche gli atti sugli acquisti dei terreni.
Il danno erariale stimato è di 2,6 milioni di euro.
Nel mirino della magistratura contabile sono finiti i dirigenti dell’associazione, il presidente Alberto Tafner e il suo predecessore Ferruccio Pisoni, l’ex assessora Iva Berasi, gli ex dirigenti provinciali, Carlo Basani e Marco Viola, e i funzionari Farnca Dalvit e Cesare Cornella, all’epoca (2006-2009) con competenze sul Servizio emigrazioni. Il conto più salato – 785 mila euro – è stato presentato a Ciro Russo referente in Sudamerica perla Trentininel Mondo. Secondo la difesa, sono sempre state rispettate le regole.
La prima udienza è stata fissata per ottobre.
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