Le priorità: lavoro, nuovo mutualismo, sviluppo locale
Migliore investitura non poteva avere il “nuovo corso” delle Acli Trentine. A dare il suo imprimatur al percorso di autoriforma associativa è stato lo stesso presidente nazionale del movimento, Gianni Bottalico, arrivato a Trento domenica 11 maggio per partecipare agli “stati generali” dell'associazione. Concludendo i lavori della mattinata al Teatro Sociale, Bottalico ha affermato che questa iniziative delle Acli Trentine rappresenta un progetto pilota per l’autoriforma dell’intero movimento aclista a livello nazionale.
Lanciando la propria autoriforma organizzativa, il movimento guidato da Fausto Gardumi intende ripartire dai temi del lavoro, della comunità e dello sviluppo locale. Intende essere questa, secondo gli organizzatori, la migliore risposta alla difficoltà sociali ed economiche innescate da questa crisi economica.
L’indicazione emersa dal confronto di domenica è che è necessario ripartire dal Circolo e dai Servizi per fare delle Acli una vera e propria Agenzia di sviluppo del territorio per formare, aiutare ed accompagnare i giovani – di concerto con tutte le realtà del territorio (cooperazione, credito, imprenditoria, scuola) – a trovare nuove opportunità occupazionali.
Altro asse di sviluppo sarà quello del welfare di comunità, della cura della persona e del nuovo mutualismo. Per evitare la deriva populista, è necessario assicurare ai giovani forme inclusive, sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale. Significa iniziare a preoccuparsi della pensione per i giovani, costruendo linee dedicate assieme agli enti preposti ed ideare forme innovative di tutela di questi cittadini.
Seguendo l’esempio di alcune esperienze significative, come nel caso dello sportello per le badanti (Acli Care), le Acli Trentine si candidano poi a rivestire un ruolo di primo piano nelle politiche di welfare, sostituendosi, dove possibile, al ruolo rivestito fino a questo momento dal pubblico.
Le Acli intendono infine avviare un serio percorso di rinnovamento generazionale che le accompagnerà fino al prossimo congresso, previsto per la primavera del 2016, all’interno del quale si vuole dare più spazio alle donne e ai giovani.
Con la mozione finale, approvata in conclusione dei lavori, è stato stabilito di rinviare alla prossima riunione del Consiglio provinciale aclista l’approvazione del documento finale degli “stati generali”, integrato con le proposte emerse nel corso del dibattito.
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