I radioamatori di Trento festeggiano domenica 1° giugno l'ottantesimo anno di attività. La sezione, prima sul territorio nazionale, fu fondata nel 1934
La loro passione fa rima con curiosità, ricerca e innovazione. I radioamatori sono fatti così, accomunati dal piacere della scoperta, dal desiderio di sperimentare ed esplorare con propri mezzi il mondo delle radiocomunicazioni e condividere esperienze legate a questa realtà. “IQ3TN” è un codice che per tutti i radioamatori trentini ha un significato importante. È infatti il nominativo ufficiale della sezione A.R.I (Associazione radioamatori italiani) di Trento fondata nel 1934 da Danilo Briani.
Fra le sezioni ARI diffuse su tutto il territorio nazionale, quella di Trento è la più antica e a livello regionale, la più numerosa con ben 150 soci iscritti. Quest’anno il gruppo raggiunge l’ambito traguardo degli ottant’anni di attività e di presenza sul territorio provinciale. Per l’occasione, il ministero ha assegnato alla stazione radio locale, che ha sede in via E.Conci a Madonna Bianca, un codice personale che la identifica come stazione commemorativa degli 80 anni: “II3TN”.
“La nostra sede è prima di tutto un punto di aggregazione per ritrovarsi e favorire lo scambio di esperienze”, spiega Nicola Fondriest, presidente ARI Trento. “Gli incontri settimanali del venerdì sono fonte d’informazione per ogni radioamatore: chi ha meno esperienza impara e apprende dai più esperti”. Per essere abilitati all’esercizio la sede di Trento organizza a cadenza annuale corsi di formazione in previsione dell’esame di Stato, che si svolge normalmente a dicembre all’Ispettorato Territoriale per le Comunicazioni di Bolzano.
La sezione A.R.I. Trento è una realtà associativa attiva che ha sempre mantenuto un forte legame con il territorio. Recentemente ha collaborato con il Muse, l’Università e ha ottenuto il Patrocinio dalla Provincia e dal Comune di Trento per l'80esimo. Lo scorso anno, in cinque giorni di attività al Muse, il team trentino, ha collegato fra loro 2.400 radioamatori da tutta l’Italia e in 90 stati del mondo. Mentre in occasione dell’Universiade Invernale ha promosso l’evento via radio a livello nazionale ed internazionale.
Ma essere radioamatore significa anche metter a disposizione la propria preparazione e capacità nelle situazioni di emergenze e nei casi di calamità naturali. Attraverso i loro mezzi, infatti, i radioamatori possono garantire una copertura radio per la gestione dei soccorsi.
Il gruppo trentino inoltre, ogni due mesi effettua un esercitazione pratica di rilevanza nazionale. Attraverso una prova di comunicazione, alcuni radioamatori della sezione locale mettono in contatto il Commissariato del governo di Trento con tutti i Commissariati d’Italia. Si tratta di un test radio per assicurare il collegamento fra le sedi nazionali per eventuali casi di emergenza.
Non mancano infine momenti rivolti alla cittadinanza. Numerose sono le serate a tema e i dibattiti su argomenti specifici, dove ogni appassionato ha l’opportunità di portare la propria esperienza, dando suggerimenti e consigli pratici sul mondo radiantistico.
Lascia una recensione