Il diario di Valentino Maestranzi “Gianùn”, Kaiserjäger di Rendena è stata portato in scena dagli alunni della Scuola Primaria di Giustino, venerdì 9 maggio, nel teatro del paese. La vicenda di quest’uomo che ha vissuto in prigionia gli anni della sua giovinezza è stata resa per la prima volta in forma teatrale, davanti a un pubblico attento di famigliari, parenti e compaesani che hanno riempito tutti i posti disponibili.
Valentino Maesranzi, nato a Giustino l’11 maggio 1890 è vissuto a Londra fino alla sua morte avvenuta il 13 gennaio 1983 a 93 anni, ritornando tuttavia a Giustino per alcuni periodi di vacanza. Nel suo diario racconta la sua fanciullezza spensierata a Giustino, il lavoro di arrotino con il padre Bernardo a Londra dai 18 ai 21 anni. Poi la leva come Tiroler Kaiserjäger, lo scoppio della prima guerra e l’invio sul fronte della Galizia. Fatto prigioniero il 1° giugno 1915 dall’esercito imperiale russo, trascorre il resto del periodo bellico nella Russia europea, negli Urali ed infine in Siberia.
Il rientro è lunghissimo, con la nave giapponese Texas Meru, carica di carbone e con a bordo 1.223 prigionieri redenti, che attracca ai porti di Shang-Hai in Cina, Hong Kong, isola di Ceylon, Aden nello Yemen, Porto Said a Suez, prima di sbarcare a Trieste. Ritorna a Giustino dopo quasi sei anni. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trova a Londra. Nel 1941, internato nel campo di Isle Man dove trascorre cinque anni, scrive il suo diario autobiografico, soffermandosi in particolare sulla sua vicenda di guerra iniziata 27 anni prima, descrivendo l’imbarbarimento delle guerre, la violenza e la fame ma anche i valori cristiani e solidarietà che sostengono e contribuiscono a mantenere la dignità umana in questi momenti difficili.
Un messaggio che gli scolari di Giustino hanno reso molto bene sul palco attraverso teatro, canto, musica, ballo e lettura espressiva. “Ringraziamo alunni ed insegnati che hanno preparato con cura questa rappresentazione storica a cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale”, ha detto il dirigente dell’istituto Comprensivo Val Rendena, Fabrizio Pizzini. “La storia del nostro concittadino è stata resa molto bene dai bambini. Moderno Ulisse, con il suo diario, mostra che non c’è nulla di epico nella guerra, ma solo distruzione”, ha ricordato il vicesindaco di Giustino Loris Tisi.
Storia, memoria, spettacolo e anche solidarietà. Le offerte libere raccolte all’uscita, saranno infatti consegnate a padre Gianfranco Salerno che sta costruendo un orfanotrofio in Perù.
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