Violenza negli stadi, come prevenire

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Non si placano le polemiche in merito alla violenza negli stadi, all’indomani dei gravi scontri avvenuti sabato sera durante la finale di Coppa Italia, quando un tifoso napoletano è stato colpito da un arma da fuoco fuori dallo stadio olimpico della capitale. Mentre il ferito è ancora ricoverato in condizioni critiche, è in carcere l’uomo che ha sparato, un ultrà della Roma. E a Gennaro de Tommaso, il capo della tifoseria del Napoli, è stato comminato il Daspo, ossia il divieto di accedere agli impianti sportivi italiani per i prossimi cinque anni; è stato, inoltre, denunciato per istigazione a delinquere.

Dure le reazioni da parte del mondo politico, che chiede più severità nel gestire la sicurezza durante le partite di calcio. “Questo tipo di violenza deve finire – ha detto il premier Renzi. – Dobbiamo restituire il calcio alle famiglie. Il calcio deve essere un gioco non una guerra fra bande”.

Il ministro dell’interno Alfano vuole riproporre il Daspo a vita e ha annunciato di voler riunire le società sportive per mettere a punto nuovi interventi anti violenza negli stadi.

Su cosa puntare per evitare il ripetersi di episodi di violenza negli stadi italiani? Lo abbiamo chiesto a Renzo Colombara, steward prima del Mezzocorona, dove è stato anche delegato alla sicurezza, e ora del Südtirol calcio. (ascolta qui sotto)

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