La crisi fa riscoprire la necessità di una ritrovata sintonia e collaborazione fra imprese e lavoratori. Lo hanno ribadito le Acli Trentine che hanno festeggiato il Primo maggio ad Ala nelle Officine Marcante, fondate nel 1961 dai fratelli Giuseppe e Francesco dopo aver frequentato i corsi per disegnatori meccanici promossi proprio dalle Acli. Da quell'esperienza formativa aclista, dalla quale nascerà qualche anno dopo l’Enaip, si sono sviluppate diverse esperienze imprenditoriali che hanno scritto una parte della storia industriale del Trentino.

L’appuntamento si è aperto con la celebrazione della santa Messa officiata dal decano don Gianpiero Baldo, che nella sua omelia ha affermato che il lavoro crea la dignità delle persone, mentre senza il lavoro prevale l’umiliazione, le famiglie si sgretolano, la depressione dilaga e i problemi si complicano.Ai numerosi politici presenti don Gianpiero ha chiesto l’impegno a “creare un po’ di lavoro per tutti”, con particolare riguardo al mondo giovanile. Interessante e mirato l’intervento del sindaco di Ala, Luigino Peroni, che ha rilevato come “negli ultimi anni è molto cambiato il rapporto tra lavoratori e datori di lavoro. I datori di lavoro hanno imparato ad apprezzare l’importanza di avere buoni rapporti con le maestranze e viceversa, soprattutto in questo momento in cui una crisi che dura da sette anni sta attanagliando l’economia nazionale”. “Da anni – ha proseguito il sindaco – ascoltiamo ricette che fino ad ora hanno solo addolcito la pillola della crisi. Senza un aiuto concreto alla piccola e media impresa sarà difficile uscire dalla crisi”. Il Presidente delle Acli Trentine, Fausto Gardumi, ha assicurato l’impegno del movimento nella difesa del mondo del lavoro e di quanti vivono l’esperienza della disoccupazione.

L’incontro aclista è stato anche occasione per ringraziare, con una targa, i fratelli Giuseppe e Francesco Marcante e il “presidentissimo” della sezione alense delle Acli, Claudio Azzolini, da più di otto lustri alla guida del sodalizio.

A conclusione, dopo le visite guidate all’azienda che ha ospitato l’evento, un momento conviviale preparato dalle attiviste sempre sul “fronte” quando serve disponibilità.