Il Marocco non è stato investito dalle cosiddette “primavere arabe”. A Rabat, il potere, preoccupato per quanto stava avvenendo in Tunisia ed Egitto, ha emanato una nuova Costituzione. La monarchia “costituzionale” è di diritto divino, il re è “amir al mouminin” capo dei credenti. Mohammed VI detiene il potere religioso, politico e militare. Il regime, di fatto, ha aumentato le misure di prevenzione e repressione contro coloro che chiedono un passaggio sostanziale verso una monarchia costituzionale intesa in senso occidentale.